Fiorentina Juve, Marinozzi sentenzia sulla Vecchia Signora: «Al Franchi la peggior partita di Spalletti, si è vista solo questa giocata»

Fiorentina Juve, il giornalista di DAZN analizza il pari: passo indietro nel gioco con palla solo a Vlahovic, ma i tanti cambi societari pesano molto

Il pareggio per 1-1 maturato allo stadio Artemio Franchi ha lasciato in eredità alla Juventus non solo un punto che muove poco la classifica, ma anche diverse perplessità sul piano del gioco. La squadra di Luciano Spalletti, che fino a questo momento aveva mostrato segnali di crescita e di “aria nuova”, ha fatto registrare un’involuzione nella trasferta toscana. A sottolinearlo con un’analisi lucida e critica è stato il giornalista e telecronista Andrea Marinozzi, intervenuto negli studi di DAZN per commentare il match.

Secondo Marinozzi, la prestazione offerta dalla Vecchia Signora contro i viola è stata la meno convincente della nuova gestione tecnica. L’opinionista ha puntato il dito contro la scarsa varietà di soluzioni offensive mostrate in campo, evidenziando come la squadra si sia rifugiata troppo spesso in una giocata prevedibile e poco elaborata, ignorando i dettami di manovra avvolgente su cui Spalletti sta lavorando alla Continassa.

PEGGIOR PARTITA – «La peggior partita con Spalletti fin qui. Con la Fiorentina c’era solo una giocata: palla per Vlahovic. Leggero passo indietro…»

La critica tattica è precisa: la Juventus ha abusato del lancio lungo verso Dusan Vlahovic, isolando il centravanti e bypassando quel centrocampo che il tecnico vorrebbe rendere il fulcro del gioco (in attesa del regista dal mercato). Tuttavia, l’analisi di Marinozzi non si ferma al campo, ma cerca di trovare un’attenuante strutturale per questo “passo indietro”.

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Juventus Fiorentina, il peso dei cambiamenti societari

Il giornalista ha infatti sottolineato come le difficoltà della squadra non possano essere scisse dal momento storico che sta vivendo il club. La Juventus è nel bel mezzo di una rivoluzione totale, che ha visto l’insediamento del nuovo Amministratore Delegato Damien Comolli, l’arrivo imminente del DS Marco Ottolini e un cambio di guida tecnica a stagione iniziata.

CAMBI SOCIETARI – «Ma è ancora più difficile quando cambi così tanto a livello societario»

Secondo Marinozzi, questa instabilità e i profondi mutamenti ai vertici rendono il lavoro di Spalletti e l’assimilazione dei concetti da parte dei giocatori ancora più complessi. La Vecchia Signora è un cantiere aperto su tutti i fronti, e la prestazione di Firenze è forse lo specchio di un assestamento che richiederà più tempo del previsto, sia in campo che fuori.