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Fiorentina sempre più in crisi, ma scoppia l’orrore sui social: mogli dei calciatori minacciate sui social. Una di loro rompe il silenzio raccontando l’accaduto

Fiorentina in crisi, orrore sui social: mogli dei giocatori viola minacciate sui social. Una di loro rompe il silenzio svelando l’accaduto
La crisi della Fiorentina ha superato il livello di guardia, travalicando i confini del rettangolo verde per sfociare in una deriva inaccettabile. La situazione a Firenze si è fatta incandescente: la recente sconfitta contro il Sassuolo, che ha inchiodato la squadra all’ultimo posto in classifica in solitaria (dopo la vittoria del Verona), ha scatenato la rabbia di una frangia tossica del tifo. Una tensione che non si è limitata alla contestazione sportiva, ma si è trasformata in un vile attacco personale alle famiglie dei tesserati.
L’orrore sui social: messaggi violenti alle compagne
Nelle ultime ore, diverse compagne e mogli dei calciatori viola sono state bersagliate sui social network da una pioggia di messaggi offensivi, insulti sessisti e minacce gravi. Un’aggressione digitale coordinata che ha spinto alcune di loro a non restare in silenzio e a sporgere regolare denuncia alle autorità competenti per tutelare la propria incolumità e quella dei propri figli.
Amanda Ferreira rompe il silenzio: “Inaccettabile”
A scoperchiare il vaso di Pandora è stata Amanda Ferreira, moglie di Dodò. Il terzino brasiliano classe 1998, attualmente ai box per infortunio e in trattativa per il rinnovo, è uno dei leader della squadra, ma questo non ha risparmiato la sua famiglia.
La donna ha deciso di rendere pubblico l’accaduto, postando sul proprio profilo alcuni degli screenshot delle frasi irripetibili ricevute. Nel suo sfogo, Amanda ha espresso sconcerto e indignazione: «È inaccettabile che la delusione sportiva si trasformi in attacchi personali contro familiari e minori». Una presa di posizione forte per dire “basta” a un clima d’odio ingiustificato.
La reazione del club e di Vanoli
La vicenda ha scosso profondamente lo spogliatoio guidato da Paolo Vanoli. Il tecnico si trova ora a dover gestire un gruppo psicologicamente provato non solo dai risultati negativi, ma anche dalla paura per i propri cari.
La società Fiorentina sta valutando un intervento ufficiale per condannare fermamente l’accaduto e offrire supporto legale e morale ai propri tesserati. Il messaggio è chiaro: la contestazione tecnica è legittima, la violenza verbale e le minacce sono reati che nulla hanno a che fare con il calcio. Firenze deve ritrovare civiltà prima ancora che punti in classifica.
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