Galeone su Allegri: «Ha fatto un miracolo. Su di lui critiche spudorate e falsità. Gli serve un uomo per la comunicazione»
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Ancora Galeone su Allegri: «Ha fatto un miracolo. Su di lui critiche spudorate e falsità. Gli serve un uomo per la comunicazione»

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Ancora Galeone su Allegri: «Ha fatto un miracolo. Su di lui critiche spudorate e falsità. Gli serve un uomo per la comunicazione». Così il mentore del tecnico della Juve

Al Corriere dello Sport Giovanni Galeone ha parlato del tecnico della Juventus Massimiliano Allegri.

ALLEGRI – «Un allenatore straordinario e non perché siamo legati da affetto trentennale. Ci sono i numeri che lo raccontano e vanno al di là della narrazione attuale».

MIRACOLO – «Il vero miracolo della sua vita juventina non è stato portarla due volte in finale di Champions League ma tenerla viva quest’anno, con tutto quello che gli è capitato».

STILICIDIO – «Non solo dai tribunali, dalle sentenze, da quel palleggio che lui ha definito, giustamente, uno stillicidio. Io immagino la vigilia di Empoli, la squadra esce per riscaldarsi ed è seconda in classifica; rientra nello spogliatoio per prepararsi alla partita ed è fuori dalla Champions, con dieci punti in meno. Vai a dirglielo ai ragazzi: non ci pensiamo facciamo finta di niente giochiamo. Sai cosa ti vorrebbero dire, i calciatori? Mister, non ci prenda per il naso. E ho detto il naso».

ERRORE – «Non sa allenare una parte della critica, che si è accanita spudoratamente. L’allenatore dei cinque scudetti viene soffocato dietro questa falsità che mai la Juventus sia rimasta senza trofei per due anni. Dal 2006 al 2011, non ho memoria di trionfi . Quando arrivò Conte, erano fuori dall’Europa. Io ci ho parlato ieri, con Max, e gliel’ho detto: prenditi un uomo per la comunicazione, non puoi pensare a tutto. Almeno così la smettono di raccontare frottole».

RESTARE ALLA JUVE – «Dev’essere però una investitura onesta da parte della Juventus. Lui è il nostro uomo, quello che al suo primo anno ci ha portato in finale Champions; quello che ha fatto di noi una squadra di invincibili in Italia. Da ora in poi, farà l’allenatore, non lasceremo che debba preoccuparsi di ciò che accade intorno, e ne sono successe. Allegri due anni fa poteva andare dove voleva, ci fu un grande club europeo che, attraverso amici comuni, mi interpellò affinché facessi pressioni su di lui e lo convincessi. Aveva richieste dall’Europa intera e pure adesso, se avesse voluto, poteva andare in Inghilterra, perché una società che ha appena annunciato il nuovo allenatore s’era interessata a lui. Ma deve rimanere e riscattarsi con la Juve».

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