Hanno Detto
Giletti non si nasconde: «Tudor è l’unica garanzia di juventinità che hai. Il problema è la qualità dei giocatori, bisogna avere il coraggio di dirlo!»

Giletti, noto conduttore tifoso della Juve, ha inquadrato con queste parole l’avvio di stagione bianconero. Ecco le sue dichiarazioni
Ai microfoni di Radio Bianconera, il conduttore tifoso bianconero Massimo Giletti ha parlato così del momento della Juve.
JUVE – «Mentre quella di Motta era smarrita, questa è tutt’altro. Poi se vogliamo essere onesti, come avevo detto, questa è una Juve che non ha possibilità di ambire ad altro che ad arrivare tra le prime quattro. Ha solo Locatelli in regia, possiamo chiedergli di fare 60 partite? Se esce, c’è Koopmeiners e abbiamo visto che è la controfigura di se stesso. Non puoi dare dei cambi e il gioco non funziona così. Poi vivi con un attacco che, senza Conceicao, non fa la differenza. È una Juve che se gli manca Bremer e Locatelli diventa una squadra normale. Basti vedere chi hanno in mezzo Milan e Napoli, hanno qualità, che noi non abbiamo. Pjanic è stato l’ultimo vero regista degno di questo nome, sono i dati di fatto. Se sapevo che sarebbe rimasto Vlahovic, non avrei speso quelle cifre per Openda ma avrei preso uno in regia. Il centrocampista che faccia gioco manca».
TUDOR – «Senza di lui lo scorso anno non avremmo visto la Champions così. Ricordiamoci in che stato drammatico ha preso la Juve. E’ l’unica garanzia di juventinità che hai, perché hai sbagliato a non prendere Conte due anni fa, non chiedeva altro. Invece hai scelto Motta. Oggi hai Tudor. Il problema è la qualità dei giocatori, bisogna avere il coraggio di dirlo. Senza certi errori avremmo portato a casa il risultato. Sono 5 partite di campionato e 2 di Champions, noi abbiamo messo insieme un mosaico di giocatori, serve avere pazienza, sapendo che la qualità non è quella delle altre. Lo sforzo di Tudor è far credere a questi ragazzi di poter competere. Bisogna avere molta pazienza, è una squadra laboratorio, le altre hanno giocatori forti almeno da due anni, vedi Inter e Napoli, che sono avanti. Poi il calcio è strano, vedremo tra qualche giornate. Non possiamo nasconderci dietro all’evidenza».
ATTACCANTE TITOLARE – «Dipende dalle partite. Vlahovic i gol li ha sempre fatti, dipende poi chi gli metti dietro. Io vorrei vedere Vlahovic accanto a giocatori di livello, che possono servirlo bene. Io me lo terrei stretto, poi le gerarchie le decide il tecnico. Quello che mi preoccupa è il centrocampo, lo ripeto».
DIRIGENZA – «Comolli si è trovato in una situazione difficilissima da gestire, credo che abbia fatto alcune buone mosse, come aver preso David e Zhegrova. Abbiamo dovuto sacrificare ancora dei giovani però».
