Hanno Detto
Graziani ha quasi esaurito la pazienza: «Spalletti ha una missione da compiere, recuperare questo giocatore! È l’unico che manca all’appello». Ha fatto il suo nome

Graziani, ex attaccante ed ora opinionista, si è espresso così sulla Juventus dopo la vittoria contro il Pisa. Le sue parole
Nel salotto televisivo de La Domenica Sportiva, Ciccio Graziani ha offerto un’analisi lucida sul momento della Juventus, soffermandosi sui due volti opposti della medaglia bianconera: l’entusiasmo generato dalle giocate di Edon Zhegrova e l’enigma tattico legato a Teun Koopmeiners. L’ex attaccante campione del Mondo ’82 ha tracciato la via per il definitivo salto di qualità della squadra di Luciano Spalletti.
Zhegrova, l’anarchico che accende la fantasia
Le parole più dolci sono state riservate a Edon Zhegrova. L’esterno offensivo kosovaro è stato definito da Graziani come l’elemento capace di rompere gli schemi. «È un giocatore che ha imprevedibilità, estro e una qualità tecnica enorme», ha spiegato l’opinionista. Pur riconoscendo qualche limite tattico che forse gli preclude ancora la maglia da titolare fisso in un sistema rigido, Graziani ne esalta l’impatto a gara in corso: «Quando entra Zhegrova, entra la fantasia. Anche se sai che rientra sul mancino, è così rapido che non lo prendi. È la gioia di vedere un ragazzo che si diverte e fa divertire noi che guardiamo».
La “missione” Koopmeiners: l’ultimo tassello
Se l’attacco sorride, il centrocampo attende ancora il suo faro. Graziani ha lanciato una vera e propria sfida a Spalletti riguardante Teun Koopmeiners. Il tuttocampista olandese, arrivato come colpo da novanta ma spesso sacrificato in difesa per emergenza, deve tornare al centro del villaggio. Con il rientro di Gleison Bremer l’emergenza è finita. «Luciano ha una missione da compiere: recuperare Koopmeiners», ha sentenziato Graziani. «In difesa andava bene per necessità, ma ora deve tornare nel suo ruolo naturale. Se Spalletti riesce a farci rivedere quel giocatore ammirato altrove (all’Atalanta, ndr), farà un piccolo miracolo. È l’unico che manca all’appello in questa Juve». Il messaggio è chiaro: per puntare allo Scudetto, la Juventus ha bisogno della “gioia” di Zhegrova, ma soprattutto della sostanza del vero Koopmeiners.
