Calciomercato Juve
Hojbjerg Juventus, spunta il retroscena: interesse mai tramutato in un abbozzo di trattativa con il Marsiglia. Tutta la verità sul danese

Hojbjerg Juventus, l’interesse bianconero si scontra con le ambizioni dell’OM: Longoria e De Zerbi blindano il danese rendendo impossibile l’affare
La sessione invernale di calciomercato rappresenta spesso un rebus di difficile soluzione per i direttori sportivi, costretti a muoversi tra le esigenze tecniche immediate e la ferma resistenza dei club proprietari. La Juventus, da tempo attiva alla ricerca di un profilo di spessore per puntellare la propria linea mediana, aveva individuato in Pierre-Emile Højbjerg il candidato ideale per alzare il livello qualitativo e carismatico della rosa. Tuttavia, come analizzato dettagliatamente da Alfredo Pedullà, il tentativo bianconero si è infranto ancor prima di poter assumere i contorni di una vera e propria trattativa ufficiale.
L’ostacolo insormontabile è rappresentato dallo stato di salute e dagli obiettivi dell’Olympique Marsiglia. Il club francese sta vivendo una stagione caratterizzata da “fondate ambizioni” e la finestra di gennaio è vista come un’opportunità per rinsaldare la rosa, non certo per smantellarla. Il presidente Pablo Longoria è stato categorico, spegnendo definitivamente qualsiasi ipotesi di cessione del trentenne danese. Højbjerg non è considerato sul mercato poiché rappresenta un punto di riferimento imprescindibile, fondamentale sia nei meccanismi tattici che come uomo-spogliatoio. Di conseguenza, il potenziale interesse della Vecchia Signora non ha mai trovato terreno fertile per trasformarsi in qualcosa di diverso da un semplice sondaggio.
QUI: ULTIME NOTIZIE CALCIOMERCATO LIVE: TUTTE LE NOVITÀ DEL GIORNO
La situazione, a ben vedere, era già delineata con chiarezza da diverse settimane. Era stato lo stesso tecnico Roberto De Zerbi, ospite negli studi di Sportitalia, a chiudere ermeticamente la porta a qualsiasi acquirente, sottolineando l’importanza capitale del giocatore nel suo sistema. Questo scenario funge da ulteriore conferma di una regola non scritta del mercato di riparazione: è estremamente complicato, se non impossibile, riuscire a strappare i pilastri fondamentali di un’altra squadra a metà stagione, specialmente quando questa nutre aspirazioni di vertice.
