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Hojlund riscrive un record in Napoli Juve: non succedeva da oltre 35 anni. Cosa è successo nel primo tempo del Maradona

Hojlund ha riscritto un record in Napoli Juve: non accadeva da oltre 35 anni. Cosa è successo nel primo tempo del Maradona
Una fiammata improvvisa che brucia la difesa bianconera e costringe gli statistici a rispolverare gli almanacchi impolverati del calcio italiano. Il gol di Rasmus Højlund, arrivato dopo appena sette giri di lancette nel big match dello stadio “Diego Armando Maradona”, non ha soltanto sbloccato la sfida tra Napoli e Juventus, ma ha segnato un piccolo record statistico che resisteva da oltre trentacinque anni.
Il precedente: 1 aprile 1989, segna De Napoli
Per trovare una marcatura partenopea più rapida in questa classica della Serie A, bisogna fare un salto indietro nel tempo fino all’epopea d’oro del club, quella guidata dal Pibe de Oro. Era il 1 aprile 1989: in campo c’era un Napoli stellare e a sbloccare la gara contro i bianconeri al 5° minuto fu Fernando De Napoli.
Il centrocampista irpino trafisse la Juve in una stagione che si concluse con il secondo posto in campionato e la storica vittoria in Coppa UEFA. Da quel pomeriggio di fine anni ’80, nessun giocatore azzurro era riuscito a colpire la Vecchia Signora così a freddo in campionato.
La sentenza del danese: Højlund come i grandi
Oggi, a raccogliere quell’eredità di prontezza e cinismo, è Rasmus Højlund. Il centravanti danese ha confermato di essere un fattore determinante. Il suo tocco sottomisura, su assist di Neres, ha sorpreso la retroguardia di Luciano Spalletti, scrivendo il suo nome accanto a quello delle leggende del club.
Juve colpita a freddo
Questo dato certifica l’approccio devastante del Napoli, ma sottolinea anche la fragilità mentale dell’avvio bianconero. Subire il gol più veloce degli ultimi 36 anni in questo scontro diretto è un segnale preoccupante per la difesa di Spalletti, apparsa impreparata di fronte alla furia agonistica dei padroni di casa. La storia si ripete al “Maradona”: quando il Napoli parte così forte, per la Juve la salita diventa un Everest.
