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Infortunio Vlahovic, il serbo sommerso dall’affetto dei tifosi all’esterno del J Medical! Cosa è successo dopo le visite mediche di questa mattina – VIDEO
Infortunio Vlahovic, l’attaccante ha svolto gli accertamenti questa mattina: quaranta minuti di controlli, all’uscita tanti tifosi ad attenderlo e lui si ferma
(inviato al J Medical) – Sono ore di trepidante attesa in casa Juventus. La mattinata di oggi, lunedì 1 dicembre, è stata segnata dall’evento più importante per il futuro immediato della stagione bianconera: gli esami strumentali di Dusan Vlahovic. L’attaccante serbo, costretto a uscire dolorante nel primo tempo della sfida vinta in rimonta contro il Cagliari per un problema muscolare all’adduttore, si è presentato puntuale al J|Medical per sottoporsi agli accertamenti necessari a chiarire l’entità della lesione.
La visita all’interno della struttura sanitaria bianconera è durata circa 40 minuti. Un lasso di tempo che è sembrato interminabile per lo staff tecnico guidato da Luciano Spalletti, che teme di dover rinunciare al suo “frontman” offensivo per un periodo prolungato (le previsioni più pessimistiche parlano di febbraio). Vlahovic ha terminato i controlli ed è uscito dalla clinica poco prima delle ore 12:00, trovando ad accoglierlo una scena che testimonia il forte legame con l’ambiente.
All’esterno del J|Medical, infatti, si era radunato un nutrito gruppo di sostenitori della Vecchia Signora, ansiosi di conoscere le condizioni del loro numero 9 e di fargli sentire la propria vicinanza in questo momento delicato. Il serbo, nonostante la preoccupazione per l’infortunio, non si è sottratto all’abbraccio della gente. Vlahovic ha ricambiato l’affetto ricevuto, fermandosi con grande disponibilità per scattare foto e firmare autografi, ricevendo incoraggiamenti e applausi.
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Ora la palla passa ai medici. Nelle prossime ore è atteso il comunicato ufficiale che svelerà la diagnosi precisa e i tempi di recupero. La speranza della Juventus è che gli esami smentiscano le sensazioni negative della vigilia, ma l’ansia resta palpabile: perdere il bomber titolare per molte settimane sarebbe un colpo durissimo per le ambizioni di risalita della squadra.
