Italia Israele, alta tensione: scontri prima del match
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Italia Israele, alta tensione a Udine: scontri prima di una partita molto discussa. Cosa è successo e sui fischi durante l’inno degli ospiti… Tutti i dettagli

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Italia Israele, alta tensione a Udine: scontri prima di una partita molto discussa. Ecco cosa è successo

Una serata di calcio preceduta da momenti di altissima tensione. Prima della partita di qualificazione al Mondiale 2026 tra l’Italia e Israele, il centro di Udine è stato teatro di gravi disordini. Una manifestazione pacifica, a cui hanno partecipato circa 8.000 persone, è degenerata in violenti scontri quando un gruppo di facinorosi ha tentato di raggiungere lo stadio Friuli.

Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, la situazione è esplosa nei pressi di Piazza Primo Maggio. Un gruppo di circa 200 manifestanti Pro Palestina ha tentato di forzare il blocco delle forze dell’ordine, con l’obiettivo di arrivare nei pressi dell’impianto dove si stava disputando il match degli Azzurri.

Il tentativo di sfondamento ha dato il via a una vera e propria guerriglia urbana. I manifestanti hanno lanciato una fitta pioggia di oggetti – tra cui bottiglie, pietre e persino segnali stradali divelti – contro gli agenti schierati in assetto antisommossa. Durante gli scontri sono esplose anche alcune bombe carta.

QUI: L’Italia si qualifica ai playoff se: cosa serve per proseguire la rincorsa al Mondiale

Italia Israele: la risposta della polizia e il bilancio degli scontri

La risposta delle forze dell’ordine è stata immediata. Per respingere l’avanzata, gli agenti hanno azionato gli idranti, riuscendo a contenere un primo assalto. Con l’arrivo dei blindati a rinforzo del blocco, la situazione si è ulteriormente aggravata. Per disperdere la folla sono stati utilizzati anche i lacrimogeni.

Il bilancio finale degli scontri parla di diversi contusi. Tra i feriti, anche un operatore televisivo, che sarebbe stato colpito al volto da un sasso. Le forze dell’ordine hanno inoltre effettuato alcuni fermi.

Un clima di grande tensione che ha contrastato nettamente con l’atmosfera all’interno dello stadio. Lì, in un impianto peraltro semivuoto, i fischi partiti durante l’inno nazionale israeliano sono stati alternati da alcuni applausi. La partita, che ha visto tra i protagonisti anche i giocatori della Juventus, si è poi svolta regolarmente.

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