Juve Pafos, la Gazzetta ci va giù pesante sul primo tempo dei bianconeri: «Quasi un’ora a girare attorno all’area dei ciprioti a due all’ora»

Juve Pafos, l’analisi del quotidiano sul primo tempo è durissima: possesso sterile e zero movimenti, rischiato il tracollo prima della svolta

La vittoria e la qualificazione non cancellano le ombre. L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport non si lascia ingannare dal 2-0 finale e dedica un’analisi severissima alla prima parte di gara della Juventus contro il Pafos. Secondo la Rosea, per quasi sessanta minuti si è assistito a uno spettacolo preoccupante: una squadra che si è limitata a girare attorno all’area dei ciprioti ai due all’ora, intrappolata in un ritmo soporifero e prevedibile.

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Il dito è puntato contro la sterilità della manovra: i bianconeri hanno macinato una quantità industriale di tocchi e possesso, ma il tutto è risultato fine a sé stesso a causa di zero movimenti senza palla. Nessuno dettava il passaggio, nessuno rompeva la linea. Una staticità che ha portato a errori tecnici banali (“sbagliando il possibile”) e, cosa ben più grave, ha esposto la difesa a ripartenze letali. La Juve ha rischiato di andare sotto malamente in almeno un paio di contropiedi, salvata solo dal palo e dalla buona sorte.

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Il pubblico dell’Allianz Stadium, solitamente paziente, aveva fiutato il pericolo e la mediocrità della prestazione, tanto che la gente aveva anche iniziato a fischiare per scuotere l’ambiente. Poi, l’episodio del gol di McKennie ha cambiato la storia: una volta andata sotto, la squadra cipriota si è sciolta perché il Pafos non aveva le misure per iniziarne un’altra di partita, quella in cui doveva recuperare. Ma quella prima ora di “nulla” resta un campanello d’allarme che Spalletti dovrà ascoltare attentamente in vista delle prossime sfide.