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Juve con l’X Factor: i bianconeri hanno il record di pareggi nelle ultime due stagioni, nessuno come la squadra di Tudor! Il dato

Juve, nessuno ha pareggiato di più nei top 5 campionati: ben 19 volte su 45 partite giocate dall’inizio della scorsa stagione, è il 42%
Un dato statistico che fotografa alla perfezione le difficoltà, la mancanza di cinismo e l’incapacità di chiudere le partite. La Juventus si scopre la squadra più “indecisa” d’Europa, la vera e propria regina dei pareggi. Come emerge da un’analisi statistica che abbraccia le ultime due stagioni, nessun club nei cinque principali campionati europei ha collezionato più segni “X” dei bianconeri. Un record negativo che spiega, in parte, le attuali difficoltà della squadra di Igor Tudor.
Juve: la “pareggite” è un problema cronico
Il numero è impressionante e allarmante: dall’inizio della stagione 2024/25, quella passata che vide l’esonero di Thiago Motta e l’arrivo proprio di Tudor, la Juventus ha pareggiato ben 19 delle 45 partite ufficiali disputate tra campionato e coppe. Una percentuale altissima, pari al 42%, quasi una partita su due che si conclude senza un vincitore né un vinto. Questo dato pone la Vecchia Signora in cima a questa speciale (e poco lusinghiera) classifica nei top 5 campionati europei (Serie A, Premier League, Liga, Bundesliga, Ligue 1).
Questa “pareggite” cronica è diventata il vero tallone d’Achille della squadra. Spesso le prestazioni sono state anche positive, la squadra ha creato occasioni, ha mostrato solidità difensiva (almeno fino a qualche settimana fa), ma è mancata quasi sempre la capacità di concretizzare, di segnare quel gol in più per portare a casa i tre punti, o di gestire il vantaggio senza subire la rimonta avversaria. È un problema che si trascina dalla scorsa stagione e che la gestione Tudor, nonostante le premesse di un calcio più offensivo, non è ancora riuscita a risolvere.
I pareggi contro Verona, Atalanta, Villarreal e Milan nelle ultime settimane sono solo l’ultimo capitolo di una storia che si ripete con preoccupante regolarità. Ogni pareggio è, di fatto, una mezza sconfitta, due punti persi che, alla lunga, pesano enormemente sulla classifica e sulle ambizioni del club. Basti pensare che con qualche vittoria in più al posto di questi pareggi, la Juventus oggi sarebbe in una posizione ben diversa sia in campionato che in Champions League.
Questa incapacità di vincere è figlia di diversi fattori: una sterilità offensiva che non permette di capitalizzare le occasioni create, una fragilità mentale che porta a cali di concentrazione nei momenti decisivi e forse anche una mancanza di “killer instinct”, di quella fame che trasforma una buona prestazione in una vittoria. Igor Tudor è chiamato a intervenire urgentemente su questo aspetto, perché per raggiungere gli obiettivi stagionali (la qualificazione alla prossima Champions League su tutti) non si può continuare a pareggiare con questa frequenza. Serve una svolta, serve ritrovare la capacità di essere cinici e spietati. Altrimenti, il rischio è quello di rimanere intrappolati in un limbo di mediocrità, collezionando pareggi che non servono a nessuno. La Juve deve tornare a vincere, perché il pareggio, a Torino, non basta mai. E 19 volte in un anno e mezzo sono decisamente troppe.
