Juve a ritmo playoff in Champions: quanti punti servono per essere sicuri di un posto agli spareggi e cosa dice l’algoritmo sul cammino dei bianconeri

Juve a ritmo playoff in Champions, dopo il Bodo basta poco: serve una vittoria e un pari nelle ultime tre, l’algoritmo dà la Vecchia Signora al 91%

La vittoria comunque sofferta per 3-2 contro il Bodo Glimt non ha portato solo un’iniezione di fiducia alla squadra di Luciano Spalletti, ma ha soprattutto sbloccato la situazione matematica della Juventus in Champions League. Dopo un avvio di girone difficile (tre pareggi e una sconfitta), la Vecchia Signora torna ora a un ritmo playoff, con il traguardo degli spareggi per accedere agli ottavi (classifica tra le prime 24) che appare ormai a portata di mano.

Secondo quanto riportato da Tuttosport, la qualificazione al prossimo turno è ora fortemente ipotecata. Per essere certi di un posto agli spareggi e non rischiare nulla nelle ultime giornate, ai bianconeri basterebbe ottenere una vittoria e un pari nelle ultime tre sfide rimaste. Il margine è rassicurante e la statistica parla chiaro: l’algoritmo di qualificazione è sicuro, dando la Juventus tra le prime 24 al 91% di probabilità.

QUI: CLASSIFICA CHAMPIONS LEAGUE: LA POSIZIONE DELLA JUVE

Juve, il calendario favorevole e l’urgenza di chiudere la pratica

A sorridere non è solo la matematica, ma anche il calendario, che ora si fa più dolce per i bianconeri rispetto agli impegni precedenti (tra cui la trasferta artica a Bodo). Le tre gare restanti vedranno la Juventus affrontare due sfide casalinghe, dove i tre punti sono un obbligo. Il prossimo match vedrà la Vecchia Signora ospitare il Pafos, seguito da un’altra gara interna contro il Benfica. L’ultima sfida della fase a gironi sarà la trasferta contro il Monaco.

Chiudere la pratica qualificazione è fondamentale non solo per il morale della squadra di Luciano Spalletti, ma anche per le casse del club. Rientrare tra le prime 24 squadre, infatti, garantisce un introito economico vitale e assicura l’accesso a quel tesoretto da 30 milioni che la dirigenza attende per finanziare il calciomercato di gennaio (dove la priorità resta il regista). La Juventus ha l’obbligo di chiudere la pratica il prima possibile, evitando di vanificare l’impresa compiuta in Norvegia.