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Juve Udinese 1-1 all’intervallo, il pubblico dello Stadium non gradisce fin qui la serata: la reazione dei tifosi presenti in tribuna al duplice fischio

Juve Udinese 1-1 all’intervallo, il pareggio di Zaniolo scatena la rabbia dei tifosi: la squadra di Brambilla rientra negli spogliatoi tra i fischi
Un’illusione durata quaranta minuti, poi la beffa, e infine i fischi. Il primo tempo della Juventus contro l’Udinese si chiude nel peggiore dei modi: non tanto per il risultato, un 1-1 che lascia la partita apertissima, quanto per l’umore dell’Allianz Stadium. Al duplice fischio dell’arbitro, dalle tribune sono piovuti fischi impietosi, un segnale chiaro che la pazienza del popolo bianconero è finita. Lo Stadium non ha gradito la prestazione offerta dalla squadra nel suo complesso.
Juve Udinese: un vantaggio vanificato nel recupero
La serata, la prima del dopo-Tudor con Massimo Brambilla in panchina, era iniziata sotto i migliori auspici. Dopo appena 5 minuti, Dusan Vlahovic aveva sbloccato la partita su calcio di rigore, un gol che sembrava poter scacciare i fantasmi di una crisi nerissima (otto partite senza vittorie). La Juventus, pur senza strafare, sembrava in controllo della partita, con un assetto tattico inedito (la coppia Openda-Vlahovic, con Kostic a sinistra) che cercava di dare la scossa. Una prestazione ordinata, ma priva di grandi sussulti, che la squadra stava portando all’intervallo.
Poi, la doccia gelata, arrivata nel primo dei tre minuti di recupero. Sugli sviluppi di un’azione confusa in area bianconera, Nicolò Zaniolo ha trovato la zampata vincente, battendo Di Gregorio e fissando il risultato sull’1-1. Un gol pesante, che ha vanificato quanto di buono fatto e ha riportato a galla tutte le fragilità di una squadra in crisi di fiducia.
Juve Udinese: la delusione dello Stadium
I fischi piovuti al fischio dell’arbitro sono la fotografia di questa frustrazione. Non è solo il pareggio a preoccupare i tifosi, ma l’atteggiamento generale: una squadra che, dopo il vantaggio, non è riuscita a chiudere la partita, prestando il fianco al ritorno di un’Udinese ordinata ma non irresistibile. La sensazione è quella di una squadra fragile, che al primo episodio negativo crolla, incapace di gestire il vantaggio e di mantenere la concentrazione alta fino all’ultimo secondo.
Lo Stadium non ha gradito la prestazione nel suo complesso, apparsa ancora una volta priva di quella cattiveria e di quella sicurezza che dovrebbero appartenere al DNA della Juventus. La squadra di Brambilla rientra così negli spogliatoi accompagnata da un clima di scetticismo e delusione. I fischi sono un messaggio chiaro: nel secondo tempo non basterà vincere, servirà una prestazione convincente per riconquistare la fiducia di un pubblico stanco di aspettare una svolta che non arriva mai. La ripresa si annuncia carica di tensione: i bianconeri dovranno giocare non solo contro l’Udinese, ma anche contro i propri fantasmi e il malumore dei propri tifosi.
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