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Juve Udinese: le tre cose che non hai notato

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Juve Udinese: le tre cose che non hai notato del match dell’Allianz Stadium. Gli episodi sfuggiti all’attenzione dei più

(inviato all’Allianz Stadium) Juve Udinese: le tre cose che non hai notato.

1. Miretti-Kean, prima reazione al gol sbagliato

Di Maria attiva il radar e pesca in area di rigore Kean: l’attaccante controlla e calcia, ma viene ipnotizzato dall’uscita provvidenziale di Silvestri. Clamorosa chance per la Juventus per passare in vantaggio a fine primo tempo. Quell’occasione Moise non l’ha sfruttata, e lo sa. Ma c’è un compagno di squadra che lo consola subito: Fabio Miretti. Il classe 2003, prima di avviarsi verso la bandierina del calcio d’angolo, gli si avvicina e gli dà un abbraccio, quasi a rincuorarlo e riportarlo poi subito in focus sul match.

2. L’Allianz Stadium elegge un nuovo beniamino

Non solo gli applausi di gratitudine per Roberto Pereyra alla lettura delle formazioni o il boato all’ingresso in campo di Federico Chiesa, l’Allianz Stadium ha riservato un’accoglienza speciale per un altro bianconero. Al minuto 66, Angel Di Maria fa spazio ad Arkadiusz Milik, che viene accolto dagli olé e dai cori dei tifosi della Juventus. C’è un nuovo idolo tra i sostenitori bianconeri: e se lo è meritato tutto questo calore, gol dopo gol (l’ultimo decisivo nella trasferta di Cremona). Milik non ha inciso in area ieri allo Stadium, ma la sua presenza in avanti è sempre stata preziosissima.

3. Allegri furioso nel finale, e quel siparietto con Chiesa…

Massimiliano Allegri non ha digerito la gestione di alcuni momenti nel finale di Juve Udinese. E i suoi atteggiamenti in panchina lo hanno dimostrato. Prima di perdere le staffe e ricevere l’ammonizione dall’arbitro Marchetti, però, il tecnico livornese si è reso protagonista di un siparietto con Federico Chiesa. Una manciata di minuti dopo il gol di Danilo, Allegri ha richiamato a gran voce il suo esterno (molto probabilmente non contento di una sua lettura): Chiesa si è poi avvicinato alla sua area tecnica per spiegazioni, con Max che ha chiuso il mini-colloquio dando una pacca sulla spalla al suo giocatore. Momenti delicati, “che vanno gestiti bene” ha detto poi l’allenatore in zona mista.

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