Juve, la squadra si stringe attorno a Vlahovic: ma il messaggio più bello glielo ha mandato Spalletti. Il retroscena

Juve, la squadra si stringe attorno a Vlahovic: ma il messaggio più bello glielo ha mandato Spalletti. Il retroscena sull’infortunio del serbo

Dušan Vlahović ha affrontato l’intervento chirurgico per la grave lesione all’adduttore con la consapevolezza di quanto sia grande e importante il traguardo da raggiungere: una Juventus da accompagnare nel rush finale e, perciò, all’obiettivo. Il centravanti serbo si è fermato solamente quando il corpo l’ha costretto.

Il colpo durissimo: dal campo all’intervento

La dimensione del problema è stata chiara fin da subito: poco più di mezz’ora con il Cagliari e poi le mani al cielo, quindi al volto. Le lacrime e la consapevolezza sono arrivate prima del referto: lesione di alto grado della giunzione muscolo – tendinea dell’adduttore lungo di sinistra.

Questa diagnosi si traduce in tanti saluti all’inverno e un arrivederci in primavera. Un letargo forzato che per Vlahović è stato un colpo durissimo da digerire, sia per la reazione immediata che per la realizzazione successiva, da smaltire tanto quanto il ko. Lo stop arriva proprio quando, per la prima volta, era parso veramente imprescindibile per questa Juventus.

Il coro di supporto: obiettivo massimo e rientro in primavera

La squadra ha risposto con un coro di supporto che si è levato per prendere per mano il serbo. Il messaggio è chiaro: la stagione non è finita, c’è un grande finale da affrontare e da farlo insieme. Ne scrive Tuttosport.

Tutti sono consapevoli che senza la punta serba sarà molto più complicato scalare la montagna del quarto posto. Ma allo stesso tempo c’è la certezza che i giochi saranno aperti fino alla fine, un po’ come da motto.

A questo deve aggrapparsi Dusan per prendere forza, per spingere più forte, per tornare all’altezza del giocatore visto nelle ultime partite. Luciano Spalletti gli ha dato il segnale più bello: ti aspettiamo. E ti aspettiamo per vincere, ovviamente. Il più possibile. Il massimo dell’ambizione.

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