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Juventus 2022–2025: Analisi del triennio e pronostici per la nuova stagione

Per una squadra che per anni ha dominato il campionato italiano e frequentato stabilmente le fasi finali della Champions League, il triennio 2022–2025 ha segnato un periodo di profonda transizione. Tra cambi tecnici, penalizzazioni, prestazioni altalenanti e tentativi di rilancio, la Juventus ha vissuto stagioni complesse, in bilico tra ricostruzione e ambizione.
Questa analisi delle ultime tre stagioni non è solo un bilancio del recente passato, ma rappresenta anche la base per interpretare il presente e formulare previsioni ragionate per il 2025–2026, alla luce di dati concreti, tendenze di rendimento e aspettative del mercato. Informazioni utili per scommettere in maniera consapevole sulla prossima stagione usando il codice bonus bet365 e i suoi vantaggi esclusivi.
In questo articolo ripercorriamo tutto quello che ha funzionato (e quello che no) nelle ultime stagioni, per capire dove può arrivare la Juve nel 2025–2026. Tra certezze, dubbi e qualche previsione, ecco cosa aspettarsi davvero da una squadra che vuole tornare in alto, in Italia e in Europa.
2022–2023: Penalizzazioni, crisi europea e una salvezza parziale
La stagione 2022–2023 è stata, senza mezzi termini, una delle più turbolente nella recente storia juventina. In Serie A, la squadra ha concluso al settimo posto con 72 punti, frutto di 22 vittorie, 6 pareggi e 10 sconfitte. Tuttavia, questo piazzamento è stato fortemente influenzato dalla penalizzazione per presunte irregolarità finanziarie pari a meno 10 punti, che ha segnato profondamente l’umore della squadra e dei tifosi portando la Juve a 62 punti.
In casa bene, fuori meno
L’Allianz Stadium ha rappresentato una roccaforte: 13 vittorie, 3 pareggi e solo 3 sconfitte. Ma in trasferta i numeri si sono rivelati più incerti (9 vittorie, 7 sconfitte), con prestazioni spesso altalenanti e una produzione offensiva ridotta (56 gol totali in campionato).
Coppa Italia ed Europa League: orgoglio e limiti
In Coppa Italia, la Juventus ha raggiunto le semifinali, eliminata dall’Inter in una doppia sfida tiratissima. In Europa, dopo un fallimentare girone di Champions League chiuso con una sola vittoria su sei partite, la squadra si è rifatta in parte con una discreta cavalcata in Europa League. Eliminata in semifinale dal Siviglia, ha comunque mostrato una buona reazione dopo l’umiliazione continentale.
Un anno di confusione tattica
Massimiliano Allegri ha guidato la squadra per tutta la stagione, ma il gioco espresso è spesso apparso poco fluido, con pesanti critiche sul piano offensivo. Nonostante i buoni numeri difensivi (solo 33 gol subiti in Serie A), la mancanza di brillantezza e le difficoltà mentali hanno limitato il potenziale del gruppo.
2023–2024: La difesa come marchio di fabbrica, ma troppi pareggi
Dopo le turbolenze dell’anno precedente, la Juventus ha ritrovato un po’ di stabilità nel 2023–2024. Il campionato si è chiuso con un solido terzo posto a 71 punti: un bottino che, in altre stagioni, avrebbe potuto anche valere lo scudetto.
La squadra più difficile da battere
Con soli 5 KO in 38 giornate e 31 gol subiti (miglior difesa della Serie A insieme all’Inter), la Juventus ha costruito il proprio campionato su una retroguardia solida e ben organizzata. Tuttavia, il grande limite è stato l’elevato numero di pareggi (14), molti dei quali in partite dominate a livello territoriale ma mai chiuse.
Attacco con luci e ombre
I 54 gol segnati rappresentano un dato medio, sufficiente per garantire continuità ma non abbastanza per ambire al titolo. Federico Chiesa e Dusan Vlahović sono stati tra i più propositivi, ma l’assenza di un vero finalizzatore da 20+ gol ha inciso.
Anonimato in Europa
Non sono disponibili informazioni dettagliate sulla partecipazione alle coppe europee per questa stagione, ma si sa che la Juventus ha centrato la qualificazione alla Champions League grazie al terzo posto. Un risultato fondamentale sia a livello sportivo che economico.
2024–2025: Difesa d’élite e ritorno alla costanza, ma l’attacco frena i sogni
L’annata più recente si è chiusa con un quarto posto in Serie A e 70 punti totali. I numeri confermano una certa solidità: solo 4 sconfitte e un’ottima differenza reti (+23). Tuttavia, ancora una volta, i pareggi (ben 16) hanno rappresentato un freno alla corsa scudetto.
Il “problema pareggi” continua
I numeri parlano chiaro: Juventus ha raccolto troppi “quasi successi”, con partite dominate ma chiuse sull’1-1 o sullo 0-0. La mancanza di cinismo sotto porta e la tendenza ad abbassare il ritmo nei momenti chiave sono state criticità evidenti.
Ivan Tudor al comando
L’allenatore croato ha preso le redini della squadra in un contesto delicato. Il suo approccio pragmatico ha portato equilibrio e ordine, soprattutto in fase difensiva, ma ora ci si attende un passo avanti nella qualità del gioco.
Competizioni minori ed Europa: poche certezze
Per quanto riguarda Coppa Italia e Supercoppa Italiana, non sono presenti dati significativi su progressi o risultati rilevanti nelle ultime due stagioni. La sensazione è che il club non abbia lasciato il segno in queste competizioni.
In campo europeo, dopo la qualificazione alla Champions per il 2024–2025, non risultano informazioni dettagliate sulle prestazioni della Juventus, ma è confermato che la partecipazione al nuovo formato del FIFA Club World Cup negli Stati Uniti ha visto i bianconeri affrontare squadre come Real Madrid, Manchester City e Wydad AC: la Juve ha raggiunto gli ottavi, salvo poi essere eliminata dagli azzurri di Manchester.
Un club in equilibrio: non brillante, ma presente
Dal punto di vista statistico, la Juventus ha mantenuto una media di 70 punti a stagione, segnando sempre tra i 54 e i 58 gol e subendo tra i 31 e i 35. Numeri che parlano di una squadra costante, solida ma non dominante, con una chiara vocazione difensiva e un attacco che ancora fatica a imporsi contro le grandi.
La grande sfida per il futuro sarà trovare equilibrio tra solidità e coraggio offensivo. Se la Juventus riuscirà a trasformare anche solo metà dei pareggi in vittorie, potrà tornare davvero a competere per lo scudetto.
E le prospettive per il 2025–2026?
Guardando alle quote pre-stagionali, la Juventus non è considerata la principale favorita per lo scudetto, ma si colloca stabilmente tra le contendenti più accreditate dietro a Napoli e Inter. Le quote oscillano tra 4.50 e 6.00, riflettendo una probabilità implicita di vittoria tra il 16% e il 22%, segno che il club bianconero è percepito come una “grande outsider” in un campionato molto competitivo.
Dopo tre stagioni con buoni piazzamenti ma senza trofei, la squadra di Ivan Tudor sembra pronta per un ulteriore salto di qualità, soprattutto se riuscirà a risolvere il cronico problema dei pareggi che ha frenato le ambizioni nelle ultime due annate. Il reparto difensivo resta uno dei più solidi del campionato, ma per tornare al vertice serviranno più gol da centrocampo e maggiore freddezza nei finali di gara.
Sul fronte europeo, la partecipazione alla Champions League rappresenta un banco di prova importante: pur non essendo tra le favorite assolute a livello continentale, la Juventus è attesa a una prestazione all’altezza del proprio prestigio storico, soprattutto dopo le delusioni recenti.
Senza certezze assolute ma con una base solida, una rosa esperta e un rinnovato entusiasmo tra i tifosi, la Juventus affronta la stagione 2025–2026 con l’ambizione di tornare protagonista in Italia e in Europa. Il margine per migliorare c’è: basterebbe trasformare anche solo un terzo dei pareggi in vittorie per ritrovarsi a lottare fino all’ultima giornata.
