Juventus, i 5 giocatori rivitalizzati da Spalletti
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Juventus, i 5 giocatori rivitalizzati da Spalletti: lui non riusciva nemmeno più a riconoscersi allo specchio!

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Juventus, i 5 giocatori rivitalizzati da Spalletti: lui non riusciva nemmeno più a riconoscersi allo specchio! Così il tecnico sta recuperando tutti gli effettivi

Le scelte coraggiose di Luciano Spalletti nelle ultime settimane, culminate con la vittoria in rimonta contro il Bodø/Glimt, stanno dando frutti evidenti, soprattutto sul piano psicologico e individuale dei giocatori. Damien Comolli aveva affidato il gruppo a Spalletti proprio per questa ragione: la sua capacità di esaltare il materiale umano a disposizione. A livello tattico l’impronta sulla Juventus è ancora in fase di assestamento, ma sulla testa dei giocatori l’impatto è stato immediato e determinante. Ne scrive Tuttosport.

la luce ritrovata di Koopmeiners e la centralità di Kostic

Il primo ad aver beneficiato della cura Spalletti è stato Teun Koopmeiners. Reiventato braccetto di difesa, l’olandese è “un altro giocatore”. Nonostante debba ancora abituarsi al ruolo, ora “emana tranquillità”, ritrovando quella luce diversa negli occhi che aveva perso, costretto a guardarsi allo specchio senza più riconoscere il Teun che faceva la fortuna di Gasperini all’Atalanta.

Poi è stata la volta di Filip Kostic. Dopo essere stato dimenticato da Tudor anche dopo l’assist vincente contro il Genoa, dall’arrivo di Spalletti è diventato una pedina fondamentale. A Firenze è stato il migliore in campo, e la panchina in Norvegia è servita solo per preservarlo fisicamente: l’esterno sinistro è ora un valore aggiunto per la squadra.

La svolta del polo: Miretti, Openda e David

Al Circolo Polare Artico, la svolta ha riguardato ben tre giocatori.

Miretti: impiegato a sorpresa, ha giocato un secondo tempo sontuoso dopo lo smarimento iniziale. Il gol annullato, l’assist per Openda e la tanta sostanza accanto a Locatelli lo hanno reso una risorsa preziosa e utilizzabile in diversi ruoli, dopo aver assaggiato il campo per soli trenta minuti in stagione. Openda e David: la Norvegia può segnare una svolta cruciale per il morale di entrambi. Il gol del belga, la zampata sull’azione costruita da Yildiz, è stata una iniezione di fiducia notevole di cui aveva bisogno prima ancora che per l’ambientamento. Stesso discorso per il canadese, che, messo dentro con la Juve in pieno controllo, è diventato l’uomo del 3-2 finale dopo la grande paura del rigore di FetDavid era nell’esatto punto in cui doveva esserci: il resto verrà col tempo.

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