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Juventus acquistata da Tether per 1,1 miliardi? Calcio&Finanza: offerta non congrua, RedBird ha pagato Milan 1,2 senza stadio
Juventus acquistata da Tether per 1,1 miliardi? Calcio&Finanza: offerta non congrua, RedBird ha pagato Milan 1,2 senza stadio. L’analisi
Il futuro della Juventus è al centro di una mossa finanziaria inattesa. Tether, società d’investimento nel settore delle stablecoin e secondo azionista del club, ha presentato a Exor un’offerta vincolante non sollecitata per rilevare il 65,4%delle quote detenute dalla holding della famiglia Agnelli. Secondo documenti visionati da Calcio e Finanza, il prezzo proposto è di 2,66 euro per azione.
Dettagli economici e comparazione con il Milan
L’offerta, interamente in denaro, valorizza la Juventus circa 1,1 miliardi di euro, riconoscendo un premio del 20,74%rispetto al prezzo ufficiale del titolo. Nonostante il premio, la cifra proposta viene giudicata dal portale non congrua, soprattutto se paragonata alla vendita del Milan nel 2022 (valutato 1,2 miliardi di euro), considerando che la Juventus è proprietaria dello Juventus Stadium, a fronte di una capitalizzazione di mercato attuale di 837 milioni di euro.
Tether ha garantito di poter finanziare l’operazione interamente con risorse proprie, escludendo ricorso a debito o condizioni sospensive. L’offerta ha una scadenza ravvicinata: Exor deve rispondere entro le 18:00 del 22 dicembre 2025.
Ingenti risorse e il possibile rifiuto di Exor
L’iniziativa di Tether conferma il forte interesse per lo sport, con la società che parla di «forte convinzione» nel raggiungere l’accordo. In caso di successo, Tether lancerebbe un’OPA obbligatoria sul flottante e si è impegnata a mettere a disposizione della Juventus circa 1 miliardo di euro per rafforzare la prima squadra e sviluppare il business.
Tuttavia, secondo quanto appreso da Calcio e Finanza da ambienti vicini a Exor, la holding della famiglia Agnelli-Elkann starebbe pensando di non prendere in considerazione la proposta. Nonostante l’offerta sia stata trasmessa al consiglio di amministrazione della Juventus per «trasparenza e correttezza», la holding potrebbe decidere di bloccare l’operazione sul nascere.
