Juventus, Exor manda una chiara frecciata a Tether
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Juventus, Gazzetta: tra le righe del comunicato Exor una chiara frecciata a Tether. Ecco quale

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Juventus, Gazzetta: tra le righe del comunicato Exor una chiara frecciata a Tether. Il riferimento alla provenienza del colosso delle criptovalute

Il Consiglio di Amministrazione di Exor ha respinto all’unanimità l’offerta vincolante e non sollecitata presentata da Tether Investments per rilevare la quota di maggioranza della Juventus. La holding della famiglia Agnelli ha così messo la parola fine, per ora, alla proposta del colosso delle criptovalute.

I dettagli finanziari dell’offerta rifiutata

L’offerta di Tether si basava su un prezzo di 2,66 euro per azione, riconoscendo un premio di circa il 20,74% rispetto al prezzo ufficiale delle azioni della Società all’11 dicembre 2025.

  • Prezzo per azione: 2,66 euro (contro i 2,19 euro di quotazione ufficiale al 12 dicembre)
  • Valore della quota (65,4% Exor): Circa 725 milioni di euro
  • Equity Value (100% del club): 1,1 miliardi di euro
  • Enterprise Value (inclusi 300 milioni di debiti): 1,4 miliardi di euro

Nonostante la cifra importante, secondo Gazzetta e diverse valutazioni di mercato, la Juventus varrebbe tra 1,8 e 2 miliardi di euro, rendendo l’offerta di Tether inferiore alle aspettative della proprietà.

Il comunicato di Exor: frecciatina a El Salvador

Il comunicato ufficiale rilasciato da Exor ha ribadito la ferma intenzione di non cedere il club, con una chiara frecciatina alla provenienza di Tether:

«Il Consiglio di Amministrazione ha respinto all’unanimità – si legge nel comunicato della proprietà – una proposta spontanea presentata da Tether Investments per l’acquisizione di tutte le azioni di Juventus detenute tutte da Exor».

E ancora: «Si ribadisce che Exor non ha alcuna intenzione di cedere alcuna quota in Juventus a terzi. Inclusa, ma non solo, Tether, con sede a El Salvador. La Juventus è un club storico e di successo, di cui Exor e la famiglia Agnelli sono azionisti stabili e orgogliosi di oltre un secolo e continuano ad essere pienamente impegnati nei confronti del club, supportando il nuovo management nell’attuazione di una chiara strategia volta a ottenere importanti risultati sia sul campo che fuori».

La reazione di Tether e la sede “esotica”

Nonostante la risposta negativa di John Elkann, arrivata in anticipo rispetto alla scadenza, Tether non sembra intenzionata ad arrendersi al primo no. La Gazzetta sottolinea intanto la provenienza “esotica” della società, la cui sede si trova in El Salvador dall’inizio del 2025, dopo essere stata alle Isole Vergini, nonostante il CEO Paolo Ardoino utilizzi l’italiano su X per sedurre i tifosi.

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