Koopmeiners "alla Calafiori", la Gazzetta non ha dubbi: voto
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Koopmeiners “alla Calafiori”, la Gazzetta non ha dubbi: è lui il primo colpo ad effetto dell’era Spalletti! Olandese promosso a Cremona

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Koopmeiners, l’invenzione del tecnico paga: l’olandese, schierato braccetto alla Calafiori, gioca una partita ordinata. Sufficienza per lui

È stata la sorpresa più clamorosa, il primo, vero colpo di teatro dell’era Luciano SpallettiTeun Koopmeiners difensore centrale. Nell’esordio vincente per 2-1 contro la Cremonese, il nuovo tecnico, in piena emergenza difensiva (out Bremer, Kelly e Cabal), ha reinventato l’olandese in un ruolo inedito, almeno per la sua avventura in bianconero. Una mossa rischiosa, un azzardo che, secondo le pagelle de La Gazzetta dello Sport, ha pagato: prestazione sufficiente, da 6 in pagella.

Koopmeiners Juve: il giudizio della Gazzetta

Per il centrocampista bianconero, il voto finale è un 6, che in una serata del genere, in un ruolo del genere, vale quasi come un 7. «Il primo colpo ad effetto dell’era Spalletti è lui», scrive la rosea, sottolineando la natura spiazzante della scelta. Koopmeiners è stato schierato come braccetto di sinistra nella difesa a tre (con Gatti centrale e Kalulu a destra), in un’interpretazione “alla Calafiori”, un difensore moderno capace di impostare.

Il verdetto del quotidiano è positivo e premia l’applicazione del giocatore, che si è messo a disposizione senza battere ciglio.

LA PAGELLA DELLA GAZZETTA – «KOOPMEINERS 6 – Il primo colpo ad effetto dell’era Spalletti è lui: sulla sinistra, dietro, alla Calafiori. Verdetto? Fa quello che può e lo fa senza tremori».

Koopmeiners Juve: una prova di intelligenza e applicazione

L’analisi della Gazzetta è lucida«Fa quello che può» significa che non gli si chiedevano miracoli o chiusure da leader difensivo, ma ordine, attenzione e una gestione pulita del pallone in uscita. E questo, l’olandese, lo ha fatto. Ma il dettaglio più importante è l’atteggiamento«lo fa senza tremori». Non ha mostrato paura, non ha sofferto il cambio di ruolo in una partita delicatissima, dimostrando quell’intelligenza tattica e quella personalità che Spalletti gli aveva riconosciuto in conferenza stampa (ricordando che in passato “spesso ha giocato anche centrale di difesa”).

Questa prestazione è il primo, fondamentale passo per il suo recuperoSpalletti, che lo aveva definito “mediano/mezzala” e non trequartista, lo ha subito messo al centro del progetto, anche se in una posizione imprevista. Koopmeiners ha risposto presente, con una prova di sacrificio e applicazione. Non si sa se questa sarà una soluzione da riproporre (molto dipenderà dal recupero degli specialisti), ma è un segnale forte: l’olandese è tornato “dentro” la squadra. La missione di Spalletti per rivitalizzare il suo centrocampista è iniziata nel modo più sorprendente possibile: dalla difesa.

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