Kostic dopo la mancata qualificazione al Mondiale: le parole
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Kostic dopo il ko di Wembley e la mancata qualificazione al Mondiale: «Una delle sconfitte più dure della mia carriera, stiamo soffrendo tutti»

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Kostic commenta l’eliminazione dal Mondiale: il rimpianto per la sconfitta con l’Albania, l’orgoglio per la fascia e il nuovo ruolo

La Serbia è stata eliminata dal Mondiale dopo la sconfitta contro l’Inghilterra, e per i giocatori serbi è tempo di analisi e rimpianti. Tra i protagonisti più attesi c’era l’esterno della JuventusFilip Kostic, che al termine della gara è intervenuto ai microfoni di TV Arena Sport. Il giocatore bianconero, apparso visibilmente deluso per l’epilogo, ha individuato in una partita precedente, e non in quella contro gli inglesi, la vera causa dell’eliminazione, elogiando il lavoro del nuovo staff tecnico.

Le sue parole sono cariche di rammarico per un’occasione persa, in particolare per la sconfitta contro l’Albania, che ha compromesso il cammino.

IL RIMPIANTO – «Se avessimo avuto questo, ovvero l’allenatore e tutto il lavoro svolto nei giorni precedenti, credo che avremmo ottenuto un risultato molto, molto migliore e saremmo arrivati secondi, garantiti. Non avremmo perso contro l’Albania, è una delle sconfitte più dure della mia carriera, è stata dura per tutti noi. Ecco perché oggi stiamo soffrendo tutti. Dobbiamo rialzarci, crederci e andare avanti»

QUI: IL PUNTO SULLE SQUADRE QUALIFICATE AL MONDIALE 2026

Kostic: l’orgoglio per la fascia e la duttilità tattica

Nonostante l’amarezza per l’eliminazione, Kostic ha sottolineato l’orgoglio per aver indossato la fascia da capitano e ha commentato la prestazione contro l’Inghilterra, in cui è stato impiegato in una posizione diversa dal solito. Un’ulteriore prova della sua duttilità, una caratteristica molto apprezzata anche dal suo tecnico alla JuventusLuciano Spalletti.

FASCIA E NUOVO RUOLO – «È un grande onore e un piacere indossare la fascia, è un sogno ed è qualcosa che mi incoraggia e mi dà ancora più motivazione. Per quanto riguarda la partita, abbiamo giocato contro una delle migliori nazionali del mondo. Abbiamo avuto occasioni, mi dispiace non averle sfruttate, ma abbiamo dimostrato carattere, che abbiamo potenziale e che la nazionale migliorerà, questo è certo. Ho giocato in una posizione diversa, avevo un ruolo diverso, ma come dice l’allenatore, sono qui, a disposizione della nazionale e della squadra.»

Il serbo tornerà ora a Torino per mettersi a disposizione della Vecchia Signora. Il suo rilancio con Spalletti è evidente: dopo il gol segnato alla Cremonese e la maglia da titolare ottenuta nel Derby della Mole contro il TorinoKostic è tornato a essere un giocatore centrale per la Juventus. Il tecnico lo considera fondamentale, sia come esterno nel 3-4-2-1 sia come potenziale terzino nel 4-3-3 che sta testando alla Continassa. La delusione Mondiale sarà smaltita con il lavoro, per preparare al meglio la ripresa del campionato contro la Fiorentina (22 novembre).

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