Laura Giuliani, una carriera di sacrifici e la realizzazione nella Juventus
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Laura Giuliani, una carriera di sacrifici e la realizzazione nella Juventus Women

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Una carriera fatta di sacrifici e momenti difficili quella di Laura Giuliani, culminata con l’approdo e le vittorie con la Juventus Women

«Quando si fa un summit di quello che è stato mi vengono le lacrime agli occhi. Io ho iniziato a giocare a calcio con i miei compagni e amici, e il calcio mi divertiva». Inizia così l’esperienza calcistica di Laura Giuliani, come quella di tante altre sue colleghe: sui campi di periferia, con gli amici, i fratelli, i compagni di scuola, un po’ per caso, per poi diventare una bellissima storia d’amore.

Il portiere della Juventus Women e della Nazionale inizia a giocare a calcio nella S.S. La Benvenuta, società con sede a Bollate. Nel 2009, a 16 anni, la nota il Como 2000, club nel quale si trasferisce come secondo portiere. L’anno successivo diventa titolare, giocando tutte le gare di campionato in A2 e arrivando a disputare uno spareggio con il Milan: a conquistare la Serie A, con un gol al 94′, sono proprio le rossonere. Grande delusione per il Como e per Laura, che però non si abbattono e salgono ugualmente nella massima serie grazie ad un ripescaggio.

La prima stagione in Serie A mette in mostra il portiere, che attira su di sé le attenzioni dei club esteri. Nel 2012, infatti, arriva la chiamata del Gutersloh, che Giuliani prende al volo. L’anno successivo passa al Herforder, con il quale conquista la promozione in Bundesliga. Nel 2015 la chiama il Colonia e l’anno successivo è la volta del Friburgo, club con il quale l’estremo difensore disputa solo due gare di coppa.

Parlando della sua esperienza in Germania, Laura non può far altro che ricordare una crescita importante, fatta anche di momenti difficili: «Credo sia stato poi l’inizio della mia crescita effettiva a livello personale e calcistico. Il fatto di trovarsi lontano da casa per la prima volta a 19 anni, ti ritrovi catapultata in un’altra dimensione».

Lontana dalla casa e dalla famiglia, in una terra non sua, Giuliani fa mille sacrifici per continuare a coronare il suo sogno di giocare. Il calcio non le basta per vivere, e così la giocatrice decide di cercare un lavoro. Lo trova, in una panetteria: «Quando ho deciso di andare a fare la panettiera era un momento di difficoltà e mi sono detta che era l’unico lavoro che potessi fare per potermi allenare di giorno».

Nel 2017 la grande occasione con la Juventus Women. Guarino e Braghin, con un foglio bianco davanti, devono formare la squadra. Partono dal portiere e non hanno dubbi: vogliono Laura Giuliani, che dice immediatamente di sì. «La Juve è un club ambizioso, dove vincere è l’unica cosa che conta, è un’identità, un qualcosa che si respira appena entri lì»: e questa mentalità, il portiere l’ha recepita fin da subito, vincendo due scudetti, una Coppa Italia e una Supercoppa in due anni. La Vecchia Signora, con Giuliani, è davvero in ottime mani: lo dimostrano i numeri, le prestazioni e gli straordinari risultati di questi anni vincenti.

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