Hanno Detto
Lautaro Martinez non ha dubbi: «Col Liverpool abbiamo perso per un errore dell’arbitro! Ecco chi se la gioca per lo Scudetto»

Lautaro Martinez, capitano dell’Inter, ha commentato così la sconfitta contro il Liverpool e ha parlato anche della lotta Scudetto
Lautaro Martinez ha parlato a La Gazzetta dello Sport dopo il premio per la Performance dell’anno 2025 ai Gazzetta Sport Awards. Ecco le sue dichiarazioni.
CHIVU LO HA CONVINTO A SORRIDERE – «Ma no… Guardate che io quando non lavoro sono una persona allegra. In campo però, anche in allenamento, divento serio perché mi concentro. In partita sembro nervoso? Ognuno ha il suo carattere. Quando salgo sul pullman e fino a che non torno a casa io ho un solo obiettivo: vincere e fare il bene della squadra».
SCONFITTA CON IL LIVERPOOL – «Dopo la sconfitta contro il Liverpool siamo delusi, ma non arrabbiati. Perché se perdi per un errore dell’arbitro, c’è poco da fare. Ci dispiace aver buttato via tutto per un’ingiustizia: se dovessero fischiare i rigori per ogni trattenuta, non si giocherebbe mai».
SUPERATO LO SHOCK DEL 5-0 COL PSG – «Sì: le sconfitte, anche se fanno tanto male, ti fanno crescere. Io mi arrabbio tanto quando perdo, ma bisogna considerare anche la bravura dell’avversario. Comunque siamo ripartiti, magari qualche risultato non è stato positivo ma serve un po’ di tempo. C’è un nuovo allenatore, Cristian Chivu, che ci sta dando tanta energia. Da fuori forse non si vede, ma noi sappiamo che stiamo crescendo di giorno in giorno».
SCUDETTO – «Oltre a Milan e Napoli inserisco anche la Roma, ha un allenatore che mi piace molto. Tra Scudetto e Champions non scelgo. Io voglio arrivare in fondo a tutte le competizioni, così come abbiamo fatto negli ultimi anni. Siamo dentro a un percorso straordinario che ha riportato all’Inter trofei e felicità, non è scontato giocare due finali di Champions in tre anni».
IO COME ZANETTI? – «Certo. Sia io che la mia famiglia stiamo molto bene qui, abbiamo messo radici a Milano. Ho appena firmato il nuovo contratto, quindi non ho un solo motivo per andarmene».
