LAVAGNA TATTICA - Alex Sandro e il problema dell'ampiezza
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LAVAGNA TATTICA – Alex Sandro e il problema dell’ampiezza

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Il Napoli ha coperto alla perfezione il centro. La Juve doveva sfruttare bene l’ampiezza, ma ha faticato a servire Douglas Costa e Alex Sandro

La Juve ha sbattuto contro un Napoli compattissimo in fase difensiva, con undici uomini sotto la linea della palla e un baricentro molto basso. Per i bianconeri, era quasi impossibile verticalizzare tra le linee, talmente gli spazi erano intasati e coperti bene dai partenopei, i quali non andavano mai fuori posizione.

Per sfondare, si sarebbe dovuta attaccare in modo efficace l’ampiezza, sfruttando il fondo. Il problema è che la Juve, con una circolazione estremamente lenta, è stata assai prevedibile. I bianconeri allargavano il gioco, quasi sempre sul lato di Alex Sandro, solo che il Napoli era compatto e preciso nello scivolare in fascia. Con gli spazi intasati, mancava lo spazio per triangolare, quindi o si perdeva palla, o si tornava indietro. Un esempio nella slide sopra: centro bloccato, Bonucci è quindi costretto ad aprire su Alex Sandro che però poteva fare ben poco.

https://twitter.com/dariopergolizzi/status/1273544716144054272?s=20

In questo tweet si vede come il Napoli sia compatto e rapido nello scivolare in fascia.

La soluzione sarebbe stata quella di velocizzare il giro palla per servire gli esterni in situazioni dinamiche, consentendo così ai propri giocatori più forti di puntare gli avversari. La sfera si è però mossa estrema lentezza, con il calciatore che doveva forzare da fermo la giocata. Come detto, Alex Sandro si è trovato in diverse situazioni problematiche: Bonucci apriva su di lui ma, oltre a Di Lorenzo, pure Callejon e Ruiz erano puntuali nel muoversi lateralmente, impedendo alla Juve di triangolare. Spesso, Ronaldo andava al centro del’attacco mentre il solo Matuidi andava a supportare il compagno. In questo modo, era impossibile trovare varchi, anche poiché si tratta di due giocatori (Sandro e Matuidi) poco efficaci nel creare superiorità numerica e fraseggiare sul corto.

La Juve allarga per Sandro ma il Napoli è compatto nello scivolare orizzontalmente. Pochi spazi, il brasiliano non ha soluzioni di passaggio. Ronaldo è lontano, al centro dell’area.

Insomma, la Juve non è riuscita a isolare bene i propri esterni, che anzi partivano spesso da fermi. Una buona soluzione sarebbe potuta essere quella di spostare Douglas Costa a sinistra per trovare meglio il fondo. Il brasiliano ha infatti giocato defilatissimo a destra, costantemente triplicato dagli avversari (Cuadrado, più bloccato dietro, non l’ha supportato). Neanche lui ha potuto quindi incidere, poiché non aveva modo di puntare Mario Rui.

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