LAVAGNA TATTICA - Perché Rabiot sta crescendo: cosa ha cambiato Pirlo
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LAVAGNA TATTICA – Perché Rabiot sta crescendo: cosa ha cambiato Pirlo

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Nelle ultime partite della Juve, Rabiot è stato tra i migliori. Ecco cosa ha cambiato Pirlo nei suoi compiti

In una Juve incredibilmente tornata in lotta per un posto in Champions League (complice anche il pareggio del Milan contro il Cagliari), Rabiot è stato uno dei migliori delle ultime partite. Contro il Sassuolo ha fatto un gol e un assist, sfruttando ottimamente gli spazi che gli emiliani lasciavano in transizione negativa. Come abbiamo scritto tante volte, il francese si esalta quando può correre e sfruttare così il suo strapotere fisico. Soffre quando deve palleggiare sotto pressione (lo abbiamo visto nel rigore del Sassuolo, dove l’azione è nata proprio da un brutto disimpegno di Rabiot), ma al contrario incide quando parte in conduzione. Nel secondo tempo del Mapei, con il Sassuolo sempre più lungo e perforabile, i break dell’ex PSG hanno seminato il panico.

Anche contro l’Inter il francese ha fatto bene, forse nel primo tempo è stato addirittura il migliore in campo. Prima di tutto, Rabiot ha disputato un’ottima prestazione difensiva senza palla: nel match di andata, si era fatto costantemente infilare alle spalle da Barella, ma all’Allianz Stadium si è dimostrato molto più solido. Con Kulusevski e Bentancur che hanno bloccato Brozovic ed Eriksen (ne abbiamo scritto qui), Rabiot era bravo ad accorciare su Barella, lo ha sempre fatto con i tempi giusti. L’Inter ha così faticato molto a trovare libero sul centro-destra la propria mezzala.

Due situazioni in cui vediamo Rabiot su Barella e i centrocampisti dell’Inter marcati. La manovra offensiva dell’Inter non riesce così a progredire.

Interessante osservare come Pirlo abbia reso asimmetrica la mediana  del 4-4-2 bianconero, con una diversità di compiti tra Bentancur e Rabiot. Quando la Juve rifiniva a destra, ossia sul lato di Cuadrado,  Alex Sandro rimaneva più stretto e bloccato: al contrario, Rabiot si buttava dentro, aggredendo l’area sul secondo palo in modo che nei cross la Juve potesse sfruttare le sue qualità fisiche.

Si vede chiaramente nella slide sopra. L’ala sinistra (Chiesa) occupa l’area, mentre Alex Sandro (fuori inquadratura), rimane più basso e stretto. E’ quindi il mediano sinistro, Rabiot, che va ad attaccare l’area. Pur giocando come mediano e non come mezzala, Pirlo sta cercando quindi di creare un sistema per esaltare le caratteristiche atletiche del francese. Rabiot dà il meglio di sé non nel palleggio (anzi, è inaffidabile), bensì quando può correre, senza pensare troppo. Non è un caso che il francese sia finalmente in crescita. Nel giusto contesto, Rabiot è un giocatore che sa rendersi utile.

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