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Mancini: «Scudetto? Ero convinto che la Juve fosse la squadra da battere»
Mancini: «Scudetto? Ero convinto che la Juve fosse la squadra da battere». Le dichiarazioni del ct dell’Italia
Il Ct Roberto Mancini ha parlato a La Gazzetta dello Sport di Italia, playoff Mondiali e molto altro. Le sue parole:
PLAYOFF – «Ci penso poche volte. Più che altro penso a quello che abbiamo buttato via. Bastava vincere la partita d’andata con la Svizzera, dove avevamo dominato. Ci è andato tutto pre e post Europeo, normale che prima o poi qualcosa possa andare storto, fa parte del calcio.»
MONDIALI – «Ci saremo perché siamo forti. Siamo i campioni d’Europa e abbiamo perso una sola volta negli ultimi tre anni».
CRITICHE – «La gratitudine è merce rara soprattutto nel calcio. Basta una partita per cambiare i giudizi. Mi dispiace che il ritorno in campo e i calendari fitti non ci abbiano fatto godere a pieno la vittoria dell’Europeo.»
DONNARUMMA – «E’ il portiere più forte del mondo e mi dispiace non stia trovando continuità al PSG. Mi sembra strano…»,
SCUDETTO – «All’inizio pensavo che la Juventus fosse la squadra da battere, ma ha trovato problemi. L’Inter ha preso un grande giocatore come Dzeko e anche Dumfries, ad oggi è la favorita per lo scudetto. Milan, Napoli e Atalanta non sono tagliate fuori, è una corsa a quattro.»
SCAMACCA, RASPADORI E KEAN – «In questi tre anni anni abbiamo avuto garanzie da Immobile e Belotti più qualche giovane in crescita. Molti stanno facendo bene ultimamente. Scamacca ha tutto per diventare un centravanti completo e segna in tutti i modi. All’ultimo raduno gli ho parlato e gli ho spiegato dove potrebbe arrivare con le sue potenzialità. Dipende tutto da lui. Può crescere ancora tanto in questi tre mesi».