Marocchino punta il dito contro Spalletti: l'accusa
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Marocchino punta il dito contro Spalletti: «McKennie trequartista e Koopmeiners in difesa… Che senso ha?!»

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Marocchino punta il dito contro Spalletti: «McKennie trequartista e Koopmeiners in difesa… Che senso ha?!». Le parole dell’ex bianconero

Domenico Marocchino, ex calciatore bianconero, non ha nascosto il proprio malumore e la sua delusione dopo la prestazione opaca della Juventus nel pareggio contro la Fiorentina al Franchi. Intervenuto ai microfoni di Radio Bianconera durante la trasmissione Cose di CalcioMarocchino ha espresso un giudizio netto, puntando il dito soprattutto contro alcune decisioni tecniche di Luciano Spalletti.

Critiche alla lettura della partita e alla gestione dei ruoli

L’ex bianconero ha esordito riconoscendo le difficoltà del tecnico nell’implementare cambiamenti in poco tempo, ma ha criticato la mancanza di reattività nel corso della partita.

«Sono abbastanza deluso, perché capisco che in poco tempo si possa fare poco, ma una partita si può comunque leggere in corso d’opera o quantomeno affrontare in modo differente», ha affermato Marocchino.

Le critiche più mirate si sono concentrate sulla gestione dei ruoli e sulle scelte tattiche operate da Spalletti, ritenute poco logiche in base alle caratteristiche dei giocatori e al loro potenziale offensivo.

Il paradosso Koopmeiners e McKennie

Marocchino ha espresso la sua perplessità per l’utilizzo di Teun Koopmeiners in difesa e lo spostamento di McKenniein attacco, considerando le cifre realizzative dell’olandese.

«Non capisco perché Conceição debba giocare solo venti minuti, oppure il senso di mettere Koopmeiners in difesa e non schierare Gatti. Stimo tantissimo McKennie, è indispensabile, ma che senso ha spostarlo sulla trequarti mentre Koopmeiners — che all’Atalanta garantiva 6-8 gol a stagione — viene arretrato?»

Secondo l’ex juventino, questo interscambio di ruoli ha penalizzato il rendimento offensivo della squadra, che ha faticato nuovamente a incidere negli ultimi metri, una carenza cronica della Juventus attuale.

Champions league: un aggravio di difficoltà

Infine, Marocchino ha espresso una riflessione preoccupante sul calendario e sul momento complessivo dei bianconeri. La Champions League, con l’impegno ravvicinato in Norvegia, viene vista come un aggravio di difficoltàper una squadra che non ha ancora trovato equilibrio.

«La Champions, in questo periodo, è uno svantaggio per la Juventus. C’è troppa carne al fuoco rispetto al fuoco che c’è a disposizione. La squadra non ha ancora equilibrio e affrontare sfide così ravvicinate rischia di complicare ulteriormente le cose».

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