Marotta gonfia il petto: «Inter data per finita da critici»
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Marotta gonfia il petto: «Inter data per finita da critici esasperati. Mercato? Non escludo che….»

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Marotta gonfia il petto: «Inter data per finita da critici esasperati. Mercato? Non escludo che….». Le parole del presidente dell’Inter

In vista dell’attesa sfida di Supercoppa Italiana contro il Bologna, il presidente dell’InterBeppe Marotta, è intervenuto ai microfoni di Mediaset per fare il punto sul momento del club nerazzurro, tra ambizioni di trofei e possibili mosse di mercato.

Il dirigente nerazzurro ha iniziato analizzando l’avversario e la fame di vittorie della squadra: Un anno e 8 mesi dall’ultimo trofeo dell’Inter? «Siamo qui per avere un ruolo da protagonisti, non da spettatori. Vogliamo superare un Bologna che ha tenacia, determinazione e gioco bello e positivo, l’avversario è veramente ostico».

Spazio poi alle strategie per la sessione invernale, specialmente dopo il problema fisico occorso a DumfriesUn regalo ai tifosi può arrivare dalla società a gennaio? Sulla fascia destra dopo lo stop di Dumfries? «Non escludo nulla ma dico che la rosa risponde appieno alle esigenze dell’allenatore e della società, un confronto con Ausilio e Baccin lo faremo e valuteremo il da farsi. Non dobbiamo riparare nulla noi, fare i conti con qualche infortunio, ma spesso non ci sono giocatori che garantiscono qualità maggiore a quella dei giocatori che già hai».

Marotta ha poi commentato la scelta di affidare la panchina a Cristian Chivu, elogiandone le doti umane e professionali:La comunicazione di Chivu ha stupito anche lei? «Orgogliosi e fieri di aver fatto questa scelta e di averla con noi, ha tante qualità, è un allenatore moderno. Una scelta avallata da tutti noi con coraggio per farlo diventare l’allenatore dell’Inter. Noi lo abbiamo scelto in modo coraggioso, consapevoli di avere a che fare con un allenatore bravo sì a comunicare, ma è comprimario. Quanto invece la capacità di far applicare modelli di lavoro, è un allenatore moderno che può fare molto bene e lo farà con l’Inter».

Infine, una replica decisa alle critiche ricevute nei mesi precedenti: Chi vi aveva dato per finiti? «Noi siamo l’Inter, siamo dirigenti d’esperienza, dobbiamo confrontarci coi momenti negativi come giugno. Fa parte della professione, del lavoro, non diamo tanto retta a questo, sono i critici forse un po’ esasperati… Ma prima di giudicare bisogna avere tempo, il modello Inter è ancora competitivo. Le critiche le lasciamo dove le abbiamo trovate».

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