Hanno Detto
Mauro boccia l’idea della Juve: «Prendere lui è una pessima scelta»

Massimo Mauro, ex centrocampista della Juventus, ha parlato così dei possibili movimenti dei bianconeri sul mercato
Massimo Mauro, ai microfoni della Gazzetta dello Sport, ha parlato dei possibili movimenti della Juve sul mercato.
RISCHI – «Considerando che Allegri sarà l’allenatore anche del prossimo futuro, avrà bisogno di certezze. Se Raspadori venisse da cinque campionati di Serie A in cui si è imposto sarebbe una certezza, ora non lo è. A me piace tantissimo, ma calato in una dimensione di grandi match come quarti e semifinali di Champions, o Inter Juve con in palio lo scudetto, è
tutto da verificare».
GIOCATORE – «Ha delle fiammate straordinarie, in cui ha fatto vedere il suo talento, ma nelle partite in cui il risultato pesava davvero, come quelle della Nazionale, non è ancora stato decisivo. Certo non si poteva chiedere a lui di portarci al Mondiale, però ha giocato mezz’ora e non ha risolto. È un grande talento, si porta dietro qualche interrogativo, ma che abbia le
qualità per diventare un grande non c’è dubbio».
UNICO RINFORZO – «Intendiamoci, io non sono negativo. È un rischio ma se la Juve se lo prende è una scelta interessantissima: il Barcellona e il Real Madrid fanno giocare giocatori
così giovani, sarebbe bello se lo facesse anche una squadra italiana. Ma questi giovani devono
confermare nelle grandi partite di essere pronti. Raspadori può diventare un giocatore che fra 5 anni riesci a rivendere a una cifra enorme, come successo in passato con Vieri e Zidane. E’ una strada che si può percorrere, dopo aver centrato delle vittorie».
VLAHOVIC – «Vlahovic è compatibile con chiunque tranne che con un centravanti classico. Ma Dusan prima di tutto deve diventare quello che potenzialmente è. È un potenziale che va “accelerato”».
DI MARIA – «Non penso che sia una buona scelta. Si rischia di ripetere un’operazione in stile Ramsey. Bisogna inserire in squadra giocatori adatti alla Juve, non affidarsi alle offerte del mercato».
MORATA – «Morata mi pare che abbia fatto il suo tempo: inserendo giocatori nuovi e forti si può aggiungere anche entusiasmo».
