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Mercato Juve, Paganini: «Si attaccano gli allenatori ma nessuno dei nuovi giocatori ha alzato la qualità. Ora si pensa a lui per gennaio»

Mercato Juve, Paganini: «Si attaccano gli allenatori ma nessuno dei nuovi giocatori ha alzato la qualità. Ora si pensa a lui per gennaio». Così il giornalista
Paolo Paganini, giornalista di Rai Sport, è intervenuto sul suo account X per analizzare la delicata situazione che sta vivendo la Juventus dopo la sconfitta contro il Napoli. Il suo commento si concentra sulla radice dei problemibianconeri, individuando nel mercato estivo la causa principale della mancanza di qualità e continuità.
Allenatori sotto accusa, ma il problema è il mercato
Paganini ha espresso la sua critica sulla tendenza a puntare il dito solo contro gli allenatori. Il giornalista ritiene che sia un errore far ricadere tutte le colpe su chi siede in panchina, poiché il problema è strutturale e legato alle scelte dirigenziali estive.
«Si attaccano gli allenatori: prima Tudor ora Spalletti ma anche quest’anno il mercato della Juventus è stato sbagliato».
Secondo l’analisi di Paganini, la Juventus non è riuscita a migliorare il livello del suo organico. La sentenza è netta: «Non c’è un giocatore nuovo che abbia alzato la qualità della squadra». Questo giudizio pone sotto accusa l’operato di Damien Comolli e della dirigenza, che non sono riusciti a fornire a Luciano Spalletti gli strumenti necessari per competere ai massimi livelli, specialmente in un momento di grave emergenza infortuni (Vlahović, Gatti).
L’interesse per Kessie a gennaio
Nonostante la situazione attuale, le manovre per il mercato di gennaio sono già in corso, con l’obiettivo di correggere gli errori commessi in estate. Paganini ha indicato che il nome più caldo per rinforzare il centrocampo, uno dei reparti più criticati per la mancanza di regista, è quello di Franck Kessie.
«Ora si pensa a Kessie per gennaio».
L’arrivo di un centrocampista fisico e di esperienza come Kessie potrebbe rappresentare la soluzione immediata ai problemi di qualità e profondità a centrocampo, un’operazione che la Juventus dovrà tentare per evitare di compromettere definitivamente il raggiungimento del piazzamento Champions League.
