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Miretti Juventus, il centrocampista torna al top: Spalletti stravede per lui, il Napoli è un lontano ricordo. Come cambiano gli scenari

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Miretti Juventus, il classe 2003 ha smaltito i guai fisici e dopo il mancato addio estivo è una risorsa per Spalletti: duttilità e regia per la mediana

La vittoria in rimonta contro il Bodo Glimt ha lasciato in eredità a Luciano Spalletti una certezza tecnica fondamentale per il prosieguo della stagione: Fabio Miretti è tornato. Il giovane centrocampista, classe 2003, sembra essersi lasciato definitivamente alle spalle il periodo buio ed è finalmente al top della condizione psicofisica. La prestazione offerta in Norvegia, condita da un assist decisivo e da tanta personalità, è stata la prova del nove che il tecnico di Certaldo attendeva. Ora, l’allenatore ci punta forte, considerandolo non più una semplice alternativa, ma un titolare aggiunto nelle rotazioni della Vecchia Signora.

Il percorso di Miretti in questi mesi è stato accidentato. L’estate è stata segnata dalle voci di calciomercato, con un mancato trasferimento al Napoli che sembrava a un passo dal concretizzarsi. Rimasto a Torino, il giocatore ha dovuto fare i conti con la sfortuna, subendo un fastidioso infortunio ad agosto che ne ha rallentato la preparazione e l’inserimento nei meccanismi della squadra. Tuttavia, il ragazzo ha lavorato sodo alla Continassa, ha recuperato pienamente e ora è pronto a giocarsi le sue carte con determinazione, sfruttando ogni occasione.

Miretti Juventus, la duttilità come arma: mezzala, trequartista e regista

Ciò che Spalletti apprezza maggiormente di Miretti è la sua straordinaria duttilità tattica. Il centrocampista, infatti, è in grado di ricoprire con naturalezza quasi tutti i ruoli della mediana. Nasce come mezzala di inserimento e qualità, ma può agire con efficacia anche come trequartista atipico (per legare il gioco tra le linee). La vera novità della gestione Spalletti, però, è l’utilizzo in cabina di regia.

Il tecnico lo vede anche come regista, capace di giocare sia con Manuel Locatelli (formando una cerniera di qualità e quantità) sia al suo posto, permettendo al capitano di rifiatare o di sganciarsi in avanti. Questa flessibilità permette alla Juventus di cambiare pelle anche a partita in corso senza effettuare sostituzioni. Miretti rappresenta oggi un autentico valore aggiunto per la Juve, una risorsa interna che vale quanto un nuovo acquisto e che sarà fondamentale nel tour de force che attende i bianconeri tra campionato e coppe.

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