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Modulo Juve, ritorno al passato per Spalletti: dopo l’esperimento fallito di Napoli il tecnico torna sulle certezze. Ultimissime verso il Pafos

Modulo Juve, archiviata la mezza rivoluzione di Napoli: il tecnico ripristina l’assetto classico con due trequartisti, David è il favorito per una maglia
La sconfitta del ‘Maradona’ ha lasciato in eredità dubbi tattici che Luciano Spalletti intende spazzare via immediatamente nella notte di Champions League. Contro il Pafos, in una gara da vincere a tutti i costi per blindare la classifica europea, la Juventus tornerà alle sue certezze, abbandonando gli esperimenti che non hanno pagato nel big match di campionato. Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, l’allenatore ha deciso di accantonare la mezza rivoluzione vista a Napoli, in particolare quella scelta iniziale di giocare senza punte di ruolo che ha reso la squadra sterile per tutto il primo tempo.
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Per la sfida dello Stadium, Spalletti dovrebbe tornare al classico modulo che ha caratterizzato la sua gestione finora (il 3-4-2-1). L’idea è quella di ripristinare i punti di riferimento, schierando una punta vera supportata da due trequartisti dietro. Questo assetto garantisce maggiore profondità e presenza in area di rigore, elementi mancati gravemente nella prima frazione contro gli azzurri di Conte, quando il “falso nove” (Yildiz) ha faticato a trovare la posizione.
Modulo Juve, David in pole per guidare l’attacco
Con il ritorno al centravanti di ruolo, si apre il ballottaggio per sostituire il lungodegente Dusan Vlahovic. Secondo la “Rosea”, il favorito per una maglia da titolare è Jonathan David. L’attaccante canadese, che a Napoli è entrato nella ripresa cambiando il volto alla gara e trovando anche il gol (dopo quello decisivo a Bodo), sembra aver convinto il tecnico a puntare su di lui dal primo minuto, superando la concorrenza di Loïs Openda.
Alle sue spalle, la coppia di trequartisti avrà il compito di innescarlo e di legare il gioco. Con il ritorno di una punta fisica, Kenan Yildiz potrà agire nella sua posizione preferita di rifinitore, affiancato presumibilmente da Francisco Conceicao o Teun Koopmeiners. La Juventus vuole chiudere il discorso qualificazione e per farlo si affida alla normalità: basta esperimenti, servono i gol degli attaccanti.
