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Modulo Juve, bianconeri pronti a cambiare vestito tattico a partire dal rientro dopo la sosta? Gli aggiornamenti e il piano di Spalletti

Modulo Juve, Spalletti sfrutta la sosta per testare la difesa a quattro con Gatti e Rugani: l’obiettivo è velocizzare la manovra e passare al 4-3-3
La sosta per le Nazionali è il laboratorio di Luciano Spalletti. Dopo le prime tre partite (una vittoria, due pareggi) e un Derby della Mole terminato 0-0 che ha lasciato l’amaro in bocca, il tecnico della Juventus ha iniziato a imprimere la sua vera filosofia tattica alla squadra. Come riportato da Tuttosport, l’allenatore sta sfruttando questa settimana di lavoro alla Continassa con un gruppo nutrito (nonostante le Nazionali) per avviare la transizione più attesa: il passaggio dalla difesa a tre (eredità della gestione Tudor) alla difesa a quattro. L’obiettivo è trovare la “chiave giusta” per raddrizzare una stagione che, in termini di obiettivi (Scudetto e Champions League), è considerata tutt’altro che compromessa.
Per Spalletti, il cambio di modulo è fondamentale per migliorare la qualità del gioco. Il tecnico vuole abbandonare un assetto che ritiene limitante per le caratteristiche della rosa e testare il suo marchio di fabbrica, il 4-3-3 (o, in alternativa, il 4-3-2-1). Il lavoro di questi giorni è intenso e specifico: Spalletti sta insistendo su esercitazioni mirate a velocizzare la manovra e i tempi di pensiero. Tuttosport descrive torelli (i “rondos”) ad altissima intensità, giocando spesso a un toccoe coinvolgendo attivamente anche il portiere Michele Di Gregorio nella costruzione dal basso. Questo metodo serve per abituare i bianconeri a pensare più rapidamente e a muovere la palla con maggiore fluidità, principi cardine del gioco “spallettiano”.
Modulo Juve, gli uomini per il 4-3-3 di Spalletti
Questa sosta è l’ideale per i test difensivi. Spalletti, infatti, ha a disposizione alla Continassa quasi tutto il pacchetto centrale, dato che né Federico Gatti, né Daniele Rugani, né Pierre Kalulu sono stati convocati dalle rispettive Nazionali. Saranno loro i protagonisti dei primi esperimenti della linea a quattro. Questo lavoro è propedeutico a un cambio di modulo che valorizzerebbe anche altri giocatori: Khéphren Thuram, ad esempio, è visto da Spalletti come la mezzala sinistra perfetta per questo sistema (non a caso il tecnico vuole “riaccenderlo” in questo ruolo).
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Il vero nodo per il passaggio al 4-3-3 resta però la disponibilità dei terzini di ruolo. La Vecchia Signora sta lavorando alacremente per recuperare i suoi specialisti infortunati. L’obiettivo dello staff medico è rimettere in gruppo Lloyd Kelly (fermo per un affaticamento che gli ha fatto saltare tre partite) e Juan Cabal (ai box dalla trasferta di Champions League contro il Villarreal). Il loro rientro, atteso per la ripresa del campionato, è considerato essenziale da Spalletti per smettere di utilizzare soluzioni di emergenza (come McKennie esterno o Cambiaso costretto a continui cambi di fascia) e dare un equilibrio stabile alla nuova Juventus “camaleontica”.
