Napoli Juve, la moviola dei giornali: «Regolare il pareggio bianconero, Kalulu su Lang è quasi da arancione». Promosso La Penna

Napoli Juve, la moviola della Gazzetta dello Sport relativa al match del campionato di Serie A andato in scena ieri sera allo stadio Maradona

Il big match del ‘Maradona’, conclusosi con la vittoria dei padroni di casa per 2-1, è stato una partita intensa e vibrante, gestita dal direttore di gara La Penna con una prestazione che La Gazzetta dello Sport giudica complessivamente sufficiente, assegnandogli un 6 in pagella. Tuttavia, la moviola del giorno dopo evidenzia alcuni episodi spinosi che avrebbero potuto cambiare l’inerzia della gara o la gestione disciplinare dei cartellini.

L’analisi del quotidiano parte dal finale del primo tempo, individuando una svista nella gestione delle sanzioni. Secondo la “Rosea”, infatti, manca un giallo a Teun Koopmeiners. Il centrocampista olandese, schierato ancora una volta nei tre di difesa, si è reso protagonista di un intervento falloso su David Neres, giudicato “imprudente” dalla moviola. In quell’occasione, l’arbitro ha fischiato il fallo ma ha graziato il bianconero, risparmiandogli un’ammonizione che sarebbe stata corretta.

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L’episodio più delicato dal punto di vista disciplinare arriva però nella ripresa e riguarda Pierre Kalulu. Il difensore francese è intervenuto in maniera molto dura su Noa Lang al limite dell’area di rigore. La Penna ha estratto il cartellino giallo, una decisione che la Gazzetta definisce “ok”, ma sottolineando come il colore del cartellino fosse tendente all’arancione. Kalulu, dunque, ha rischiato molto: un pizzico di intensità o cattiveria in più avrebbe potuto portare all’espulsione diretta, lasciando la Juventus in dieci nel momento clou del match.

Infine, l’analisi si concentra sulla rete del momentaneo pareggio bianconero siglata da Kenan Yildiz. L’azione nasce da un recupero palla di Manuel Locatelli su Rasmus Hojlund. Le proteste azzurre per un presunto fallo sono state respinte: la moviola conferma che è buono il pari della Juve. Il capitano bianconero, infatti, prende la palla in modo pulito e solo successivamente, sullo slancio dell’intervento, va a contatto con l’attaccante danese. Una dinamica di gioco regolare che legittima la rete del numero 10, in una serata comunque amara per il risultato finale.