Numero maglia David, il 30 potrebbe durare poco? Se dovesse partire Vlahovic: il punto sul futuro della maglia numero 9 della Juve

Numero maglia David, ha scelto la 30 per omaggiare il padre: Vlahovic via? Nessun cambio numero previsto

Jonathan David ha ufficialmente iniziato la sua avventura alla Juventus, scegliendo di indossare la maglia numero 30. Una decisione tutt’altro che casuale, come sottolineato da Tuttosport: il numero è stato scelto in onore del compleanno del padre, ricorrenza che il nuovo centravanti bianconero considera particolarmente significativa. Un gesto carico di affetto e simbolismo che ha già colpito i tifosi.

Nonostante la maglia numero 9 — attualmente sulle spalle di Dusan Vlahovic — possa presto liberarsi in caso di cessione, al momento non è prevista alcuna modifica per il canadese. David ha debuttato con discrezione, senza fare richieste particolari sul fronte numerico, preferendo concentrarsi sull’inserimento nel gruppo e sul lavoro agli ordini di Igor Tudor.

Numero maglia David: la 30 come punto di partenza, la 9 destinata a Kolo Muani

Negli store bianconeri, la maglia numero 30 sarà presto tra le più acquistate dai tifosi, un segnale che rende ancora più improbabile un cambio in corsa, anche se la 9 dovesse diventare disponibile, come riportato da Tuttosport. I precedenti, in casa Juve, sono pochissimi: su tutti quello di Khedira, che passò dalla 16 alla 6 dopo l’addio di Pogba, e quello dello stesso Vlahovic, che indossò la 7 nei primi sei mesi prima di ereditare il numero lasciato da Morata.

In caso di addio dell’attaccante serbo, la società avrebbe già individuato il possibile erede naturale per la maglia numero 9: si tratta di Randal Kolo Muani, primo obiettivo offensivo della Juventus. Per David, invece, la scelta della 30 non è solo numerica, ma rappresenta l’inizio simbolico di un nuovo capitolo. Descritto da chi lo conosce come un ragazzo riservato e sempre rispettoso del gruppo, non farà pressioni per una questione di numeri. Per lui, ciò che conta davvero è iniziare nel modo giusto. E lo ha fatto, in silenzio, da leader.