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Nuovo allenatore Juventus, Paganini: «Il progetto Giuntoli lo sta realizzando Comolli. Le alternative proposte domenica sera…». Il suo commento

Nuovo allenatore Juventus, Paganini commenta la scelta del tecnico: Comolli segue le orme del predecessore? Piste estere abbandonate
Un paradosso, un’ironia del destino o semplicemente la scelta più logica? L’esonero di Igor Tudor ha aperto ufficialmente il casting per la panchina della Juventus, e il nome in cima alla lista, quello di Luciano Spalletti, accende il dibattito. Il giornalista Paolo Paganini, attraverso il suo account X, ha offerto una lettura tanto pungente quanto interessante: Damien Comolli, il nuovo uomo forte del club, starebbe di fatto realizzando il progetto del suo predecessore, Cristiano Giuntoli.
Spalletti Juve: un’eredità inaspettata?
Secondo l’analisi di Paganini, la scelta di puntare con decisione su Luciano Spalletti rappresenta una sorta di continuità con le idee della precedente gestione sportiva. Non è un mistero, infatti, che Spalletti fosse un nome molto gradito a Giuntoli, l’uomo che con lui ha costruito il Napoli dello Scudetto. L’arrivo di Comolli, manager dal profilo marcatamente internazionale, aveva fatto presagire una possibile virata verso piste estere (si era parlato di Terzic, Rose), profili forse più in linea con la sua visione globale.
E invece, la pole position dell’ex CT della Nazionale sembra indicare una strada diversa. Come sottolineato da Paganini, «alla fine si può dire che il progetto Giuntoli lo sta realizzando Comolli visto che in pole position per la Juventus c’è Spalletti». Un’osservazione che evidenzia come, nonostante il cambio ai vertici, la soluzione preferita per la panchina resti quella “italiana”, quella di un tecnico vincente e profondo conoscitore della Serie A.
Questa netta preferenza per Spalletti implica, sempre secondo il giornalista, l’abbandono delle alternative straniere. «Le piste estere che Comolli aveva proposto domenica sera sono state a quanto pare abbandonate», conclude Paganini, suggerendo un possibile cambio di strategia da parte del dirigente francese, forse convintosi che, in questo momento delicato, l’usato sicuro rappresenti la scelta migliore.
Resta ora da definire l’accordo con Spalletti, con la trattativa che prosegue (il nodo principale sembra essere la durata del contratto). Ma se, come sembra, sarà lui il prescelto, la lettura ironica di Paganini troverà piena conferma: Comolli, l’uomo della rivoluzione francese, finirà per realizzare un’idea nata sotto la gestione precedente, quasi un passaggio di consegne involontario. La Juve volta pagina, ma le radici del suo futuro potrebbero affondare ancora nel recente passato. La scelta di Spalletti sarebbe, in questo senso, la più logica e, forse, la più “juventina“.
