Oppini sulla Juve: «Non scherziamo parlando di scudetto»
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Oppini sulla Juve: «Non scherziamo parlando di scudetto. Ci voleva tanto a capire che dopo Allegri serviva un allenatore che…»

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Oppini sulla Juve: «Non scherziamo parlando di scudetto. Ci voleva tanto a capire che dopo Allegri serviva un allenatore che…». Le parole del giornalista

Il successo casalingo contro la Roma, maturato grazie alle reti di Conceiçao e Openda, ha riacceso l’entusiasmo dei sostenitori bianconeri e ha spinto Francesco Maria Oppini a intervenire sui propri canali social per analizzare il momento della squadra. Il celebre opinionista e noto tifoso juventino, intervenendo su X, ha voluto lanciare un messaggio che unisce prudenza per il futuro e una stoccata al recente passato tecnico del club.

Oppini ha innanzitutto gettato acqua sul fuoco degli entusiasmi troppo accesi riguardanti la lotta per il vertice della classifica. Nonostante la Juventus abbia trovato continuità con sei vittorie nelle ultime sette partite, l’opinionista ritiene prematuro accostare il nome del club alla parola Scudetto. Il suo focus resta concentrato sul consolidamento della zona Champions League, un obiettivo che ora appare decisamente più alla portata grazie all’impatto di Luciano Spalletti sulla panchina torinese.

Queste le sue parole pubblicate su X: «Non scherziamo parlando di Scudetto per cortesia, ma questa #Juventus ora ha svoltato e grazie a Spalletti ha tutte le carte per giocarsi una posizione nei primi 4 posti. Era tanto difficile capire che dopo Allegri serviva un allenatore vero e non delle “promesse”?».

L’analisi di Oppini evidenzia un cambio di paradigma tecnico e tattico. Il giornalista elogia la capacità di Spalletti di aver dato una nuova identità a un gruppo che, dopo la parentesi di Massimiliano Allegri e i tentativi precedenti basati su profili considerati meno esperti o “promesse”, sembrava aver smarrito la propria fisionomia. Con questa vittoria, la Juventus chiude il 2025 allo Stadium portandosi a ridosso del quarto posto, confermando quel salto di qualità che Oppini identifica come la vera “svolta” della stagione.

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