Hanno Detto
Orlando stronca la Juve: «Non ha un’identità e cambia troppo, sembra la situazione dello scorso anno. E ho questa sensazione»

Orlando, l’ex bianconero critica aspramente Tudor e la società: la squadra cambia troppo e non ha coraggio, quella di Como è una trasferta a rischio
Un’analisi durissima, un attacco frontale che non risparmia nessuno, dall’allenatore alla società. L’ex calciatore, Massimo Orlando, è intervenuto ai microfoni di Maracanà, su Tmw Radio, per commentare il momento delicato che sta vivendo la squadra bianconera. Le sue parole sono una fotografia spietata di un club che, a suo dire, ha smarrito la propria identità e si avvicina a una trasferta piena di insidie.
Orlando: una Juve irriconoscibile
Secondo l’ex bianconero, la Vecchia Signora di Igor Tudor è una squadra confusa, a cui manca coraggio e che, per certi versi, ricorda quella della passata, deludente stagione. Ha poi allargato la sua critica anche alle recenti mosse societarie.
L’ANALISI DI ORLANDO – «La Juve non ha un’identità, cambia troppo. A Tudor è mancato il coraggio, sembra la situazione dello scorso anno. E ho l’impressione che questa squadra non abbia tanti margini di miglioramento. A Como rischia? Sì, ma non so se Tudor sia a rischio. Anche in società non è che capisco certe mosse, come Chiellini che non è nel CdA. Questa non mi sembra la Juve».
L’affondo di Orlando è totale e parte dal campo. La sua critica principale è rivolta a una squadra che «non ha un’identità» e che «cambia troppo», un chiaro riferimento al continuo turnover che non ha ancora permesso di definire un undici titolare. Per l’ex calciatore, a Tudor «è mancato il coraggio», un’accusa pesante che paragona l’attuale gestione a quella, fallimentare, della passata stagione. A preoccuparlo, inoltre, è la sensazione che la squadra abbia «pochi margini di miglioramento».
Lo sguardo si sposta poi sulla delicata trasferta di domenica contro il Como: «A Como rischia? Sì», ammette senza mezzi termini, pur non credendo che la panchina del tecnico sia in discussione. Ma la sua analisi si fa ancora più amara quando tocca i temi societari, con un riferimento esplicito alla clamorosa esclusione di Giorgio Chiellini dal nuovo Consiglio di Amministrazione.
La sua conclusione è una sentenza che fa male ai tifosi bianconeri: «Questa non mi sembra la Juve». Un’affermazione che va oltre i risultati e che tocca le corde dell’identità, della programmazione e di quella solidità che da sempre sono il marchio di fabbrica del club. Per Orlando, la Juve di oggi è una squadra e una società che fatica a riconoscere, un’entità confusa che rischia di perdere la propria strada.
