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Panchina Juventus (Sky), il punto sul sostituto di Tudor: dai primi contatti con Spalletti a Palladino passando per il vero piano B. Le ultimissime

Panchina Juventus (Sky), il punto sul sostituto di Tudor: gli aggiornamenti sulle mosse del club per l’allenatore
L’esonero di Igor Tudor è ufficiale, e la Juventus si è mossa con decisione per trovare il successore. Dopo la sconfitta fatale contro la Lazio, la terza consecutiva, la società ha affidato la guida della Prima Squadra a Massimo Brambilla per la gara contro l’Udinese, ma si tratta di una soluzione ad interim. La caccia al nuovo tecnico è già partita, e a svelare i piani della dirigenza è l’esperto di mercato Gianluca Di Marzio: i bianconeri hanno avviato i primi, concreti contatti con Luciano Spalletti.
L’ex Commissario Tecnico della Nazionale, libero dopo l’addio all’Italia, è in cima alla lista dei desideri di Damien Comolli. Secondo quanto riportato da Di Marzio, la Juventus e l’allenatore sono già “a colloquio” per entrare nel vivo della trattativa. Sul tavolo non ci sono solo le richieste economiche, ma la definizione di un progetto tecnico a medio-lungo termine. Spalletti, che di recente ha rifiutato le ricche offerte dell’Arabia Saudita proprio per aspettare un progetto competitivo in Europa, ha dato la sua piena disponibilità a sedersi al tavolo.
La Juve ha fretta di chiudere, ma deve trovare la quadra su un contratto che (come svelato da altri esperti) il club vorrebbe inizialmente breve (6 mesi + opzione), mentre l’allenatore punta a un accordo più lungo.
Panchina Juventus: il piano B è Mancini, ma c’è un precedente che frena
Se la trattativa con Spalletti non dovesse decollare, il “piano B” della dirigenza porta a un altro nome di altissimo profilo: Roberto Mancini. Anche lui è libero, dopo aver concluso la sua esperienza sulla panchina dell’Arabia Saudita, e rappresenta una soluzione di caratura internazionale.
Tuttavia, Di Marzio svela un retroscena importante che la dice lunga sulle difficoltà di questa eventuale trattativa. Mancini era già stato sondato dalla Juventus in passato, subito dopo l’esonero di Thiago Motta. All’epoca, però, l’accordo tra i bianconeri e l’ex CT della Nazionale non si trovò per un motivo preciso: l’allenatore aveva chiesto un anno e mezzo di contratto, mentre la società, probabilmente, cercava una soluzione a più breve termine. Resta da capire se questa volta le posizioni potranno avvicinarsi.
Sullo sfondo, conclude l’esperto di mercato, rimane sempre viva l’ipotesi che porta a Raffaele Palladino. L’ex tecnico della Fiorentina, svincolato, è un profilo molto gradito alla nuova dirigenza per la sua filosofia di gioco e la capacità di lavorare con i giovani, ma al momento sembra partire dietro rispetto ai due ex Commissari Tecnici. La Juve ha fretta di scegliere: la crisi è profonda e la squadra ha bisogno di una guida stabile.
