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Paolo Rossi sui sassi lanciati contro il pullman della Juventus a Napoli: «Il compito di una società non è protestare, vi spiego perché» – VIDEO
Paolo Rossi ha parlato così dei sassi lanciati contro il pullman della Juventus a Napoli. La puntata di primo tempo, il format di JuventusNews24
Nuova puntata del format Primo Tempo, con Paolo Rossi e Francesco Calabrò, sul canale Youtube di Juventusnews24. La lente d’ingrandimento oggi è stata puntata su quanto successo prima del match contro il Napoli, con i sassi scagliati dai tifosi azzurri contro il pullman della Juventus. Ecco le parole.
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PAROLE – «Quello che si deve mettere in testa la gente, perdonatemi ma io qui sono un po’ feroce, è che il problema dell’ordine pubblico in Italia è un problema del ministero dell’Interno, non è un problema di Napoli, della Juve, del Milan, dell’Inter o della Fiorentina. Altrimenti diamo la stura agli idioti che vanno a tirare sassi. E questo non è possibile. Ecco perché Chiellini sdrammatizza non perché Chiellini è fuori di testa.
Chiellini è stato dentro pullman che hanno ricevuto diverse volte sassi, pietre e bottigliate. Ma perché il compito di una società non è protestare e dare il modo di creare l’occasione della vendetta. È quella di parlare con le autorità competenti e sono loro i responsabili dell’ordine pubblico e quindi eventualmente, quello che dovrebbe fare una società e dire ai propri onorevoli iscritti a Juventus Club Parlamento: “La fate un’interrogazione parlamentare sul Ministro dell’Interno che deve garantire l’ordine pubblico?” perché tra l’altro ufficiosamente ho letto dichiarazioni di soddisfazione della polizia come dire non è successo niente, non confondiamo i piani quando si vince che la società non parli non interessa nessuno.
E quando si perde si pensa di rivincere a parole ora il profilo istituzionale di una società ma questo vale per la Juve. Avete mai sentito l’Inter e il Milan o altri protestare per eventuali assalti al pullman? Si cerca di, come dire, calmare le acque proprio perché si vuole evitare una esasperazione. Il che è giusto perché la Juve stessa non può essere certa del fatto che al ritorno tre idioti con la sciarpa bianconera non vadano a tirare una bottigliata al pullman del Napoli.
E quindi quando il calcio diventa una guerra è bene che chi sta dentro il calcio silenzi i toni e parli con le persone che devono garantire l’ordine pubblico».
