Hanno Detto
Petrachi sicuro: «Allegri negli ultimi anni era solo. Su Giuntoli dico questa cosa»
Gianluca Petrachi, direttore sportivo, si è espresso così a proposito di Juventus, Giuntoli e Allegri. Le parole
Intervistato da Tuttomercatoweb.com, Gianluca Petrachi ha parlato di Juventus.
GIUNTOLI JUVE – «Innanzitutto, sono felice che ci sia andato Cristiano, che è un collega e un amico, oltre che un vero ds. Così come sono contento che sia andato Meluso al Napoli, un altro ds. Sono figure che servono in un club, a prescindere da tutto. La Juve si è messa dentro uno che ha fatto la gavetta, conosce il mestiere, la gestione dello spogliatoio: se gli daranno ascolto, Giuntoli può cambiare almeno una tendenza, a livello di programmazione e visione di calcio. Magari tornando a fare un calcio più sostenibile e prendendo qualche giovane sconosciuto che possa poi diventare colonna portante del club».
RICONFERMARE ALLEGRI – «Questo lo stabilirà Giuntoli, ma ha due anni di contratto non leggerini. Comunque, il ds ora si assumerà le sue responsabilità, se ritiene sia corretto continuare col progetto di Allegri è giusto che lo faccia, ma devono andare a braccetto. Poi, non per giustificare Allegri, ma negli ultimi due anni ha lavorato da solo. Qualsiasi critica l’ha sempre sopportata, ci ha sempre messo la faccia, quando le cose andavano male è sempre intervenuto lui. Era difficile per lui parlare di calcio con qualcuno, l’unico che poteva farlo era Cherubini che aveva comunque i problemi per ciò che sappiamo tutti. L’allenatore deve essere anche messo nelle condizioni di poter lavorare, e cioè che ogni tanto la società intervenga, lo aiuti e lo supporti. Anche nei momenti di difficoltà. Credo anche che sia stato trovato un capro espiatorio nella Juve in Allegri, che si è trovato a fare tutto da solo, poi è comprensibile che qualcosa anche a livello tattico gli scappi. Con Cherubini, comunque, finché c’è stato e prima che avesse quel problema, aveva una persona capace. Oggi invece Allegri si trova a fianco un professionista, con il quale condividere quotidianamente certe cose. Poi vedremo se con Giuntoli troverà anche quella serenità per proporre un calcio più divertente».