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Plusvalenze Juve, la FIGC ci riprova: «Cosa può succedere venerdì»

Plusvalenze Juve, la FIGC ci riprova. Venerdì la prima battaglia, con la Corte Federale d’Appello chiamata a una risposta
Nella giornata di venerdì la Corte Federale d’Appello è chiamata a dare una risposta dopo aver valutato la richiesta di revocazione per le nuove prove. La FIGC ci riprova, mentre la Juve inizia la propria battaglia. Tuttosport ha intervistato il professor Mariano Protto, ordinario presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Torino, per capire cosa potrebbe succedere.
RICHIESTA RESPINTA – «Se la Corte d’Appello riterrà inammissibile l’istanza di revisione, contro tale decisione è ancora ammesso ricorso al Collegio di Garanzia da parte della Procura, ove anche tale ricorso fosse respinto diventerebbe irrevocabile la decisione precedente, cioè quella della Corte federale di appello: proscioglimento per tutti gli imputati e società».
RICHIESTA ACCOLTA – «Il 20 gennaio la Corte federale d’Appello deciderà sull’ammissibilità o meno dell’istanza della Procura federale, quindi sulla sussistenza o meno dei presupposti della revocazione. Alla fase di ammissibilità seguirà l’udienza per la discussione e per la trattazione della controversia alla luce dei nuovi documenti. La Procura federale potrebbe riformulare l’atto di deferimento. Nel precedente giudizio si era limitata a chiedere l’inibizione per i dirigenti e un’ammenda per le società. Alla luce dei nuovi documenti potrebbe chiedere l’applicazione di sanzioni più gravi quali punti di penalizzazione (come nel caso della decisione sulle plusvalenze del Chievo) o addirittura, ma sembra davvero difficile, la retrocessione per la prossima stagione».
