Pogba Juve in 5 dichiarazioni: dalla "frecciata" all'addio ai segnali di ritorno
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Pogba Juve in 5 dichiarazioni: dalla “frecciata” all’addio ai segnali di ritorno. Retroscena

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Pogba Juve in 5 dichiarazioni: le tappe del francese a Torino, dalla “frecciata” all’addio fino ai segnali di un possibile ritorno

Un filo, quello tra Paul Pogba e la Juve, che non si è mai spezzato. Quattro anni a Torino per il francese, poi il ritorno nel 2016 a Manchester. Oggi, sei anni dopo, le strade possono nuovamente incrociarsi. Pogba è un obiettivo concreto della Juventus: lunedì scorso l’incontro con la sua rappresentante, Rafaela Pimenta, per presentare la proposta d’ingaggio al Polpo. 10 milioni, compresi i bonus, per riportarlo all’ombra della Mole: Pogba riflette, c’è anche il Psg, ma il cuore e la testa potrebbero prevalere nella sua scelta. Dall’arrivo alla Vecchia Signora nel 2012, passando per l’addio e i segnali di ritorno: il rapporto tra Paul e la Juve ricostruito in 5 dichiarazioni.

Perché la Juventus? Il primo contatto tra Pogba e la Juve si ha, come detto, nel 2012. Il classe ’93 lascia il Manchester United a parametro zero e, qualche anno dopo alla radio ufficiale dei Red Devils, spiega così il suo addio: «Andare alla Juventus è stata una decisione molto difficile da prendere. Non era davvero una questione di contratto, ma piuttosto una mancanza di fiducia di Ferguson. Certo, lui resta sempre il miglior allenatore della storia per me. La partita contro il Blackburn fu la goccia che fece traboccare il vaso: mancavano tutti i centrocampisti, Ferguson mi fece scaldare, ma mi spezzò il cuore. Dissi ad Evra che sarei andato via e andai alla Juventus. Volevo dimostrare di essere pronto per giocare in prima squadra».

Giocare per la Juventus. Cosa ha significato per Pogba giocare, vincere, alla Juventus? In un’intervista a La Stampa del 2 gennaio 2016, il francese raccontò la sua essenza nell’indossare la casacca bianconera: «La gente deve sapere che nella Juve non è facile. C’è una cultura del lavoro diversa rispetto all’estero. Io sono stato al Manchester: sembrava di essere in vacanza. Qui si lavora tanto, perché tutti gli scudetti non è che li abbiamo rubati: è il lavoro, fino alla fine. E poi c’era Tevez, c’è Morata: per un attaccante non era facile giocare».

La “frecciata” all’addio. Non fu digerito, però, il modo in cui Pogba lasciò la Juve, soprattutto per le dichiarazioni che fece appena tornato allo United, nell’estate del 2016. Al magazine ufficiale dei Red Devils, Inside United, Paul disse: «Quando sono tornato al Manchester United è stata una cosa bellissima, ho sentito di essere tornato a casa. Ho sempre sognato di giocare con questa squadra e di fare splendide partite e tanti gol a Old Trafford. Nulla è cambiato dalla prima volta, tranne forse i compagni di squadra e l’allenatore. Ma il resto del club è rimasto lo stesso da quando sono andato via a quando ho rimesso piede qui. Sono tornato a casa ma è come se non me ne fossi mai andato, sono semplicemente stato in vacanza per quattro anni».

Primi segnali di ritorno. Il primo anno del Polpo a Manchester fu subito positivo. Una Coppa di Lega ed una Europa League in bacheca. Ecco, proprio dopo la finale vinta con l’Ajax, Pogba venne intercettato dalle telecamere di Sky, rispolverando così il suo legame con la Juve. Juve che quell’anno si stava giocando la finale di Champions col Real Madrid: «Sono contento se vincerà la Champions e mi farà piacere sfidarla per la Supercoppa Europea. Sono felice di vederla in finale a Cardiff. Un saluto a Gigi Buffon!». Tutti sappiamo poi com’è andata a finire quella finale… Un altro segnale Pogba lo ha lanciato la scorsa estate, in un siparietto con Claudio Marchisio. Alla “provocazione” del Principino: «Su su torna, su su torna», il centrocampista ha fatto sognare i tifosi: «Ok Principe prossima destinazione Torino».

Altri indizi. L’ultimo segnale, di un biglietto di ritorno per Torino, Pogba lo ha lanciato ai microfoni di Mediaset dopo la vittoria della Francia sul Belgio in semifinale di Nations League, giocata proprio nella sua vecchia casa, l’Allianz Stadium di Torino. «Parlo sempre con i miei ex compagni alla Juventus. Ma ora sono a Manchester, ho ancora un anno di contratto, poi vedremo. Ma a Torino sto bene». Che il Pogba bis possa diventare presto realtà.

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