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Primavera di rinnovamento

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Nonostante le recenti sconfitte, la squadra Primavera può ancora regalare grandi soddisfazioni. Complice la stagione con cui condivide il nome

È primavera… svegliatevi bambine, cantava Claudio Villa in una nota canzonetta. Il risveglio è, infatti, d’obbligo con l’arrivo di questa stagione, portatrice da sempre di importanti cambiamenti.

La natura si rinnova, gli alberi tornano a fiorire, gli animali escono dal letargo e anche i cuori si aprono a nuove esperienze. I cuori bianconeri, poi, possono davvero gioire dei tanti successi della prima squadra, anche se scaramanticamente è sempre meglio non cantar vittoria. E continuare a mantenere la suspence e la giusta concentrazione, soprattutto per gli appuntamenti d’Oltralpe. Accogliamo la primavera e la sua aura rigenerante, salutando anche l’altra Primavera, la squadra dei giovani della Juventus, che al momento vanta un primo posto nel girone B del Campionato. Certo, ci sono delle recenti sconfitte che ancora bruciano, in Youth League con l’Aiax e nella Viareggio Cup col sorprendente Bruges, ma poco deve importare alla squadra di Fabio Grosso. Il campionato è aperto, si va avanti con convinzione e con la positività della bella stagione. Il prossimo appuntamento è sabato 1° aprile con la Pro Vercelli: un pesce d’aprile tutto piemontese, pregustando che sia la squadra di Torino a sguazzare trionfante.

Visto e considerato che questa è una rubrica più di curiosità che non di calcio giocato ho scoperto che il Campionato Primavera ha compiuto ben 54 “primavere”. È, infatti, nato nella stagione 1962-1963 e la prima edizione è stata vinta proprio dalla Juventus. Fino a oggi la squadra ha totalizzato quattro vittorie e l’ultima nel 2005-2006, alla guida di mister Chiarenza e con giocatori del calibro di Marchisio, Giovinco, De Ceglie. Le vittorie di ieri non possono che portar bene a quelle di oggi. Ed è con quest’augurio che saluto la Primavera juventina, che saprà reagire a testa alta alle avversità del passato, sfoderando determinazione e classe nelle sfide del futuro. Come “mamma” Juventus insegna.

 

Un uomo può uccidere un fiore, due fiori, tre… ma non può fermare la primavera” (Gandhi)

 

 

 

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