Rampulla esalta Spalletti: «Tra i più bravi e completi»
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Rampulla esalta Spalletti: «Tra gli allenatori più bravi e completi. Tudor? C’è un aspetto che mi fa dire che c’era qualcuno che giocava contro»

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Rampulla analizza la scelta Spalletti: l’ex portiere bianconero promuove il nuovo tecnico e sospetta che la reazione della squadra

L’esonero di Igor Tudor, la vittoria scaccia-crisi contro l’Udinese e l’imminente arrivo di Luciano Spalletti. La Juventus vive giorni frenetici, e a commentare la rivoluzione in panchina è intervenuto l’ex portiere bianconero Michelangelo Rampulla. Ai microfoni di TMW Radio, durante la trasmissione Maracanà, l’ex giocatore ha promosso senza riserve la scelta di Spalletti, definendolo l’uomo giusto al momento giusto, e ha lanciato un’ombra pesante sulla gestione precedente: la reazione della squadra, per lui, è la prova che qualcosa nello spogliatoio si era rotto.

Rampulla: Spalletti, il migliore disponibile

Secondo l’analisi di Rampulla, la Vecchia Signora ha fatto la scelta più logica e qualitativa possibile, affidandosi a un tecnico di caratura superiore, la cui esperienza è ciò che serve in questo momento, a differenza di Tudor, considerato ancora acerbo per una piazza del genere.

LA SCELTA DI SPALLETTI – «È Spalletti l’uomo giusto. Una cosa è la Nazionale, un’altra è il club. È uno degli allenatori più bravi e completi, con grande esperienza alle spalle. Igor Tudor è bravissimo, ma non ha ancora il bagaglio necessario per gestire una squadra come la Juventus. A certi livelli serve anche esperienza nella gestione, e Spalletti da questo punto di vista è tra i migliori in assoluto».

Rampulla: la reazione della squadra e il sospetto su Tudor

L’ex portiere ha poi analizzato la vittoria per 3-1 contro l’Udinese, arrivata dopo 48 ore dall’esonero di Tudor e sotto la guida ad interim di Brambilla. Per Rampulla, una reazione così immediata e netta è un segnale inequivocabile.

IL SOSPETTO SULLO SPOGLIATOIO – «Quando mandi via un allenatore, la partita dopo la squadra reagisce quasi sempre. È la dimostrazione che probabilmente qualcuno nello spogliatoio giocava contro. Se in un giorno solo ritrovi tutta quella determinazione, significa che qualcosa non funzionava più nel gruppo».

Rampulla: il tatuaggio di Spalletti e le parole di Vlahovic

Rampulla ha poi liquidato come “stupidaggini” le polemiche nate sui social riguardo al tatuaggio di Spalletti celebrativo dello scudetto del Napoli, sottolineando la professionalità dell’allenatore. Ha infine promosso le recenti parole di Dusan Vlahovic, che aveva parlato di “instabilità” dopo i tanti cambi in panchina, vedendole come un segnale di coesione.

IL TATUAGGIO E VLAHOVIC – «Ha fatto un gesto bellissimo, un omaggio sincero alla città e alla squadra, ma alla fine il lavoro è lavoro. Se ti chiama la Juventus, non puoi dire di no». […] «Ha detto quello che sente lo spogliatoio, e mi fa piacere: vuol dire che c’è unità e voglia di ripartire».

L’analisi di Rampulla è dunque nettaSpalletti è l’uomo giusto perché “completo” e abituato alla gestione di grandi club, a differenza di Tudor. La reazione della squadra contro l’Udinese, per quanto positiva per il futuro, è anche la prova del fallimento del rapporto precedente. La Juve riparte, con la benedizione di un suo ex portiere, pronta ad accogliere un tecnico che, al netto dei tatuaggi, ha l’esperienza necessaria per guidare la rinascita.

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