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Rigore Vlahovic Pablo Marì, Calvarese controcorrente: «Giusto revocare il penalty, vi spiego perché!». Ecco cosa ha detto – VIDEO
Rigore Vlahovic Pablo Marì, l’ex arbitro Calvarese ha commentato così l’episodio avvenuto durante Fiorentina Juve. Le sue parole
Il pareggio per 1-1 tra Fiorentina e Juve lascia in eredità non solo un punto a testa, ma anche una scia di polemiche arbitrali destinata a far discutere. L’episodio chiave del match, avvenuto al 16′ del primo tempo, ha visto l’arbitro Daniele Doveri concedere inizialmente un calcio di rigore ai bianconeri per un fallo su Dusan Vlahovis di Pablo Marì, salvo poi tornare clamorosamente sui suoi passi dopo la revisione al monitor (On-Field Review).
A fare chiarezza sulla complessa dinamica dell’azione è intervenuto l’ex arbitro di Serie A Gianpaolo Calvarese. La sua analisi tecnica assolve la decisione finale della squadra arbitrale, spiegando come l’intervento del VAR sia stato decisivo per correggere una valutazione parziale avvenuta in presa diretta.
La dinamica: non è una trattenuta reciproca
Secondo la moviola di Calvarese, l’azione va letta nella sua interezza cronologica e non solo nel suo epilogo. Il contatto finale tra Pablo Marì e l’attaccante serbo della Juventus sembrava netto. “Non è una trattenuta reciproca“, ha spiegato l’ex fischietto. “Marì trattiene Vlahovic, lo tira giù in area e sembra un penalty“. Se l’azione fosse iniziata in quel momento, il rigore sarebbe stato sacrosanto.
Il dettaglio decisivo: la maglia allungata
Tuttavia, le immagini mostrate dal VAR hanno svelato un antefatto fondamentale che ha ribaltato la prospettiva. “A inizio azione Vlahovic trattiene Marì in modo vistoso“, ha sottolineato Calvarese, evidenziando un dettaglio impossibile da ignorare per il regolamento: “Allunga la maglia di 20/30 centimetri“.
È questo il punto di svolta: il bomber bianconero commette un’infrazione prima di subirla, viziando l’intera azione offensiva e impedendo al difensore di prendere posizione correttamente.
Il verdetto: “Decisione corretta”
La conclusione di Calvarese è netta: “Giusto a mio giudizio revocare il penalty grazie al VAR“. La tecnologia ha permesso di individuare il fallo iniziale dell’attaccante, rendendo nulla la successiva trattenuta del difensore. Nessun errore, dunque, ma un’applicazione corretta del protocollo secondo lui.
