Bianchi: «Juve, l'attacco delude. Ma non è tutto da buttare» - ESCLUSIVA
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Bianchi: «Juve, l’attacco delude. Ma non è tutto da buttare» – ESCLUSIVA

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In esclusiva per Juventusnews24, Rolando Bianchi ha analizzato il momento del club bianconero. Le sue parole

Al termine della sosta, la Juventus avrà subito un impegno ostico in casa della Lazio dell’ex Maurizio Sarri. Una partita difficile della quale abbiamo parlato in esclusiva con Rolando Bianchi, ex attaccante biancoceleste che ha poi anche analizzato il momento della squadra bianconera.

Come giudica la stagione della Juventus fino a questo momento?

«Penso che, fino a questo momento, la stagione della Juve non sia stata all’altezza di ciò che ci si aspettava. Però nel calcio capita spesso che una squadra debba affrontare momenti di alti e bassi nel corso di un’annata».

Considerando anche la posizione in campionato, quali devono essere gli obiettivi dei bianconeri?

«La Juve in questo momento deve pensare soltanto a fare il proprio campionato, senza guardare agli altri. Il resto poi verrà di conseguenza, io penso non sia ancora tagliata fuori del tutto dalla lotta scudetto, ma i risultati si vedranno solamente più avanti. Più difficile dire cosa potrà fare in Champions League. E’ una di quelle competizioni aperte a qualsiasi tipo di risultato, è una squadra con grande potenzialità che può fare ancora benissimo in campo europeo».

Come si spiega i pochi gol realizzati fin qui dagli attaccanti? Quanto sta pesando la cessione di Ronaldo?

«Ronaldo è un calciatore che ti garantisce almeno trenta gol a stagione. Gli altri fino ad ora non si stanno dimostrando all’altezza del compito, che rimane comunque difficilissimo. Il portoghese è un calciatore unico nel suo genere e lo sta dimostrando da tanti anni ormai. Però ripeto, gli altri non si stanno dimostrando fin qui all’altezza della situazione».

Vlahovic potrebbe essere la soluzione giusta?

«Non basta solo lui. E’ un calciatore che darebbe sicuramente grande peso al reparto offensivo, ma in primis serve un progetto di base a lunga scadenza. Il ciclo Juve al momento è arrivato ad un punto di ricambio generazionale e ci sta che ci siano queste difficoltà. Confido però in Cherubini, che è un grande dirigente ed una persona che conosce bene il mondo del calcio».

Cosa ne pensa dell’eventuale riscatto di Morata?

«Parliamo di un giocatore che ha del potenziale, ma deve avere un compagno al suo fianco per poter rendere al massimo. Sta deludendo e questo è sicuro, ci si aspettava molto di più da lui. Però non butterei tutto all’aria, aspetterei ancora per un giudizio definitivo».

E invece su Dybala? Meriterebbe il rinnovo?

«Anche lui non ha soddisfatto le mie aspettative, può e deve fare molto di più. E’ un calciatore con enormi potenzialità, può fare la differenza ma in questo momento la situazione non gli garantisce di rendere con continuità. Rinnovarlo a certe cifre è una scelta della società, bisogna capire se si vuole puntare con decisione ancora su di lui o se invece è meglio cercare altri obiettivi».

Che partita si aspetta contro la Lazio?

«Sicuramente sarà un impegno non facile, la Lazio è una squadra molto ben organizzata. La Juve dovrà dare il massimo per 90 minuti se vuole portare a casa i tre punti o almeno un pareggio».

Sabato sera la Juve ritroverà Sarri. Cosa non ha funzionato due stagioni fa tra le due parti?

«Non faccio parte dello spogliatoio per giudicare bene, ma posso dire che quello bianconero è un club con grande importanza storica e avrà fatto le sue scelte ponderate. Sarri evidentemente non è stato ritenuto un allenatore idoneo per fare un certo tipo di percorso. Non lo considero però un allenatore da Juve, questo è sicuro».

Allegri invece è la scelta giusta per la panchina?

«E’ un tecnico che nelle situazioni di difficoltà riesce ad esaltarsi. Ha esperienza alle spalle per ottenere grandi risultati e tirare fuori il massimo dai giocatori che ha a sua disposizione».

Lei che per anni è stato un rivale anche con la maglia del Torino, può dirci com’era da calciatore affrontare la Juve?

«Sono quelle partite che prepari come le altre, anzi, forse molto più facilmente. La Juve è una squadra che può contare su grandi campioni, quindi in partenza sai già dove e contro chi andrai a giocartela. Sai che devi dare il massimo per portare a casa un buon risultato».

Si ringrazia Rolando Bianchi per la disponibilità e la cortesia mostrate nel corso di questa intervista

 

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