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Roma Juve, il ricordo della vittoria con gol di Osvaldo: «Sommerso di fischi, al 94′ l’acuto e il finale perfetto»
Roma Juve, il ricordo della vittoria con gol di Osvaldo: «Sommerso di fischi, al 94′ l’acuto e il finale perfetto». Il racconto
La Juve attraverso il suo sito ha ricordato la vittoria ottenuta contro la Roma nel 2014 grazie ad un gol decisivo di Osvaldo all’Olimpico.
IL RACCONTO DEL MATCH – In vista della sfida che vedrà impegnata la Juventus contro la Roma nel match in programma domenica 5 maggio alle ore 20:45 nello Stadio Olimpico della Capitale, riviviamo una delle tante indimenticabili gare del passato tra bianconeri e giallorossi – quella che nel 2014, sempre a maggio ma a campionato già concluso e stravinto dai ragazzi allenati da Antonio Conte, regalò un successo in extremis a una Juventus lanciata verso un record davvero complicato da battere per chiunque altro: superare la soglia dei 100 punti conquistati in una sola annata. In quell’occasione fu fondamentale l’acuto di un ex, di un talento come Daniel Osvaldo che con quel gol a pochi istanti dalla fine è riuscito a scrivere il suo nome nella lunga e gloriosa storia bianconera.
Un campionato dominato dai bianconeri, che proprio nella Roma avevano trovato per diversi mesi l’avversario più ostico con cui vedersela – e una squadra imbattuta in casa da un anno, arrivata alla 37^ giornata pronta a rovinare la festa alla Juventus, giunta nella Capitale con l’obiettivo di entrare nella storia. Un big match di altissimo livello dunque, nonostante la posta in palio sia relativa: ne venne fuori una partita in cui i ragazzi di Conte dimostrarono per l’ennesima volta la loro solidità e concretezza, capace in ogni momento di sbloccare il risultato. In quell’occasione ci misero un po’, nonostante un primo tempo in cui si susseguirono le azioni da gol per i bianconeri. Il primo è Tevez spreca una buona occasione cincischiando in modo innaturale per i suoi standard, prosegue poi Llorente che inizia il suo duello con Skorupski: al 26’ salta Castan ma la sua conclusione viene ribattuta, cinque minuti dopo Pogba mette sulla testa dell’attaccante una palla da trasformare in gol, ma lo spagnolo appoggia tra le braccia del portiere avversario. Infine, ancora Llorente aggira Benatia al 34’, ma tira alto. Nel finale però l’occasione più importante del match capita sui piedi del già citato Pogba: appena dentro l’area, con una finta manda per terra due avversari e di sinistro centra il palo. È 0-0 all’intervallo.
Nel secondo tempo è chiaro che il ritmo ormai sia decisamente più compassato e che per cambiare l’inerzia serva una scossa inaspettata: a darla è l’ex di giornata, Daniel Osvaldo – trasferitosi il 31 gennaio di quell’anno a Torino per un prestito gratuito di sei mesi, cambiando maglia nel pieno della lotta Scudetto (che i bianconeri erano riusciti poi a dirimere a suon di vittorie). Quando l’attaccante entra a un quarto d’ora dalla fine viene sommerso di fischi, ma poi al 94’, sull’ultimo pallone utile e giocabile del match, arriva l’acuto: Pogba serve Lichtsteiner, cross radente e Osvaldo scaglia il pallone proprio all’incrocio dei pali. È il finale perfetto, quello da 99 punti che permettono alla Juventus di superare il record dei 97 raccolti dall’Inter nel 2007, di portare a casa la 32^ vittoria in 37 partite giocate e di mettere nel mirino i 102 punti che fanno di quel gruppo la squadra più vincente della storia della Serie A. Anche grazie all’unico gol in campionato in carriera in bianconero di Daniel Osvaldo.