Rouhi Juventus, svolta improvvisa nel futuro del terzino svedese: mai utilizzato da Spalletti, si va verso questo scenario. Ultime

Rouhi Juventus, il terzino ha le valigie pronte: zero minuti in campo con i due tecnici, la cessione a gennaio è l’unica via per giocare

Il calciomercato invernale della Juventus non sarà solamente un palcoscenico per i grandi colpi in entrata o per la frenetica caccia al nuovo difensore centrale titolare. Tra le pieghe delle trattative condotte dall’Amministratore Delegato Damien Comolli, c’è un capitolo urgente e doloroso dedicato alle uscite, operazione fondamentale per snellire la rosa e garantire il giusto percorso di crescita ai giovani che rischiano di stagnare pericolosamente in panchina. Uno dei nomi cerchiati in rosso nella lista dei partenti è senza dubbio quello di Jonas Rouhi. Secondo quanto riportato con decisione dall’edizione odierna di Tuttosport, l’avventura in bianconero del promettente terzino svedese sembra arrivata a un punto di non ritorno definitivo, con le valigie che sono ormai in mano in vista dell’apertura della sessione di gennaio.

La situazione è, dati alla mano, inequivocabile e sportivamente drammatica. Rouhi, nonostante le ottime referenze maturate nel percorso giovanile con la Next Gen, non è riuscito a scalare le gerarchie in prima squadra, rimanendo di fatto un oggetto misterioso per i tifosi e per gli addetti ai lavori. Il quotidiano torinese sottolinea un dato statistico impietoso che condanna il ragazzo all’addio immediato: il giocatore non è mai stato schierato, vivendo una sorta di limbo tecnico che dura ormai da troppi mesi. La bocciatura è stata duplice e trasversale: il laterale mancino non ha trovato spazio né da Tudor prima, nella passata gestione tecnica, né da Spalletti ora.

Nonostante il cambio in panchina, evento che solitamente azzera le gerarchie e offre nuove chance a chi sta dietro nelle preferenze, per lo svedese le porte del rettangolo verde sono rimaste ermeticamente chiuse. Di fronte a questo scenario di totale inutilizzo, la separazione diventa l’unica via percorribile e logica per il bene di tutte le parti in causa. La Juventus non ha alcuna intenzione di trattenere a forza un elemento che non rientra minimamente nei piani tattici dello staff tecnico, mentre Rouhi ha l’assoluta necessità vitale di trovare una piazza, magari in prestito, che gli conceda quella fiducia e quel minutaggio reale che a Torino sono mancati.