Rugani Juve: sempre più conferme sul futuro del difensore. La scelta della dirigenza dovrebbe andare in questa direzione, arrivano aggiornamenti importanti

Rugani Juve: quale sarà il futuro del difensore bianconero? Arrivano conferme, la scelta della dirigenza viaggia verso questa direzione

Il futuro di Daniele Rugani alla Juve è un rebus che cambia contorni di settimana in settimana. Se fino a poco tempo fa la sua cessione sembrava uno scenario probabile, ora la situazione si sarebbe ribaltata. Come riportato dal Quotidiano Sportivo, la Vecchia Signora starebbe ora seriamente considerando di trattenere l’esperto difensore a Torino, una decisione che di fatto raffredda le speranze del Sassuolo, il club più interessato al giocatore.

La posizione della Juve: da esubero a risorsa

Daniele Rugani sembrava destinato a lasciare la Signora per trovare maggiore continuità. Il Sassuolo, neopromosso in Serie A, aveva individuato in lui il profilo d’esperienza ideale per guidare la propria retroguardia e aveva avviato i primi contatti. Tuttavia, le gerarchie in casa bianconera potrebbero essere cambiate.

Le buone prestazioni fornite dal giocatore quando chiamato in causa e la sua grande professionalità avrebbero convinto il tecnico Igor Tudor e la dirigenza a riconsiderare la sua posizione. Rugani non è più visto come un esubero, ma come un’alternativa affidabile e di grande esperienza, un uomo spogliatoio prezioso per una stagione che si preannuncia lunga e impegnativa su più fronti.

Il Sassuolo costretto a guardare altrove

Questa nuova presa di posizione da parte della Juve rende la pista che porta a Rugani “poco praticabile” per i neroverdi. Sebbene l’interesse rimanga, il Sassuolo è consapevole che strappare un giocatore su cui il club di appartenenza ha deciso di puntare di nuovo diventa un’impresa quasi impossibile.

Salvo nuove, clamorose offerte o un cambio di strategia da parte dei bianconeri, il club emiliano sarà costretto a virare su altri obiettivi per rinforzare la propria difesa. Il sogno di vedere Rugani in neroverde, almeno per ora, sembra destinato a rimanere tale.